(ANSA) – BERLINO, 29 APR – “Le terapie intensive sono piene e
lo erano già prima del Covid,. Si sarebbe dovuto pensare cinque,
sei anni fa al problema della mancanza di personale in questi
ambiti sanitari”. Lo ha detto Ricardo Lange, infermiere di
terapia intensiva che oggi a Berlino ha rilasciato un’intensa
testimonianza, durante la conferenza stampa, alla presenza del
ministro della Sanità Jens Spahn e del presidente del Robert
Koch Institut.
Lange ha spiegato che nelle piccole stazioni ci sono 2-3
letti di terapia intensiva e che sono generalmente sempre pieni,
anche in situazioni ordinarie. “Nelle stazioni grandi, dove ci
sono 30 posti letto, attualmente oltre la metà è occupata da
pazienti Covid”.
L’operatore sanitario ha lanciato un allarme: “lavoriamo ai
limiti da molti mesi. Sempre più colleghi lasciano questo
lavoro, anche per l’enorme carico emotivo e psicologico dovuto
alla pandemia. Nel nostro lavoro si ha sempre a che fare con
pazienti che muoiono, ma i pazienti Covid muoiono in altro
modo”.
Lange ha raccontato nei dettagli la solitudine di queste
persone, che non possono vedere le loro famiglie “fino alla
fine”, “non possono essere accompagnati” prima di morire.
“Quando questi pazienti muoiono, noi dobbiamo mettere i loro
corpi in grandi sacchi neri di plastica. Tutto questo lascia i
segni anche su di noi”, ha aggiunto (ANSA).
Fonte Ansa.it