(ANSA) – ROMA, 05 MAG – La necessità di proteggere
l’ecosistema e le sue creature ma anche la reazione della
natura, anche nelle sue forme più distruttive, all’arroganza
umana, sono fra i temi centrali e quanto mai attuali, che
emergono in un trionfo di action, sorprese, effetti speciali e
omaggi a un genere cult come i kaiju eiga (film sui mostri
giganti), in Godzilla vs Kong di Adam Wingard. L’adventure
action fantasy, in arrivo in Italia dal 6 maggio con Warner Bros
per l’acquisto e il noleggio premium su Apple Tv app, Amazon
Prime Video, Youtube, Google Play, Timvision, Chili, Rakuten TV,
PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium
su Sky Primafila e Mediaset Play Infinity, ha già incassato nel
mondo oltre 415 milioni di dollari. Un successo che rilancia la popolarità del Monsterverse, la
saga, della quale Godzilla vs Kong è il quarto capitolo (già si
parla anche di un quinto, ndr), avviata dalla Legendary nel 2014
con Godzilla e proseguita con Kong: Skull Island (2017) e
Godzilla: King of the Monsters (2019). Fra gli interpreti
tornano, Millie Bobby Brown e Kyle Chandler in un cast che
comprende Alexander Skarsgard, Rebecca Hall, Brian Tyree Henry,
Demian Bichir e la piccola Kaylee Hottle, bimba non udente
nella vita che si cala nei panni di Jia, bambina con la stessa
disabilità nella storia, che ha stretto un legame
particolarmente forte con Kong. Il film inizia con il ritorno scioccante di Godzilla: uscito
dal terzo film come un salvatore, viene di nuovo annoverato come
nemico, dopo un suo attacco alla città di Pensacola, con tanto
di distruzione e energia nucleare scatenate tra i grattacieli.
In parallelo ritroviamo Kong sulla Skull island, dove è stato
creato dalla Monarch, organizzazione di scienziati e
ricercatori, un ecosistema naturale controllato che lo confina. Pur con una trama che a volte si dirama in troppi rivoli,
Godzilla vs Kong riesce a intrattenere, regalando avvincenti
scene di combattimento tra i due ‘mostri’ e scenari mozzafiato,
girati tra Hawaii e il Queensland in Australia. Senza contare ‘l’irruzione’ di un altra gigantesca creatura (da scoprire
vedendo il film) simbolo del genere. (ANSA).
Fonte Ansa.it