(ANSA) – ROMA, 07 MAG – Le vendite al dettaglio a marzo 2021
vedono “una sostanziale stazionarietà congiunturale”. L’Istat
registra un calo dello 0,1% in valore rispetto a febbraio e un
aumento dello 0,1% in volume. Nell’insieme del primo trimestre,
le vendite al dettaglio aumentano dello 0,2% in valore e
diminuiscono dello 0,3% in volume rispetto al trimestre
precedente. Da marzo 2020, il primo mese di lockdown, c’è “un
fortissimo incremento tendenziale che riflette i livelli
particolarmente depressi” di quel mese, spiega l’Istat, con
aumenti delle vendite del 22,9% in valore e del 23,5% in volume
e record per quasi tutti i prodotti non food.
Rispetto a marzo 2020 beni non alimentari che registrano un
balzo del 49,7% in valore e del 50,3% in volume mentre; in
crescita, seppur in modo più contenuto, anche le vendite dei
beni alimentari (+3,7% in valore e in volume). Rispetto invece a
febbraio 2021 c’è una crescita per i beni alimentari (+1,9% in
valore e +1,7% in volume) e un calo per i non alimentari (-1,6%
in valore e -1,1% in volume).
Tra i beni non alimentari, in particolare le vendite di
giochi, giocattoli, sport e campeggio segnano +110,7% su base
annua e quelle di foto-ottica e pellicole, supporti magnetici,
strumenti musicali +109,2%. Guidano la classifica degli aumenti
anche calzature, articoli da cuoio e da viaggio (+94,2%),
abbigliamento e pellicceria (+93,9%), seguiti da mobili ed
elettrodomestici. Per i prodotti farmaceutici si evidenzia la
crescita di minore entità (+0,7%).
Le vendite crescono in tutti i canali distributivi: la
grande distribuzione (+17,0%), le imprese operanti su piccole
superfici (+27,8%) e le vendite al di fuori dei negozi (+43,8%).
Continua anche la volata del commercio elettronico (+39,9%).
(ANSA).
Fonte Ansa.it