(ANSA) – MASSA (MASSA CARRARA), 11 MAG – Sono 4 non 6 le dosi
di vaccino Pfizer-Biontech somministrate alla 23enne tirocinante
di psicologia clinica a Massa (Massa Carrara) domenica scorsa.
La novità, spiega la Asl Toscana nord ovest in una nota, “è
emersa nel corso dell’audit interno effettuato dall’Asl Toscana
nord ovest e terminato nella serata di ieri all’ospedale Apuane
di Massa, nel corso del quale è stato analizzato in maniera
accurata il flacone utilizzato per la vaccinazione ed è stato
misurato il quantitativo esatto di
soluzione vaccinale ancora presente”, pari a 0,15 ml. Tenuto
presente che la fiala contiene all’origine 0,45 ml di siero, tolto lo 0,15 di soluzione vaccinale ancora presente, “è in
realtà di circa 0,30 ml, corrispondente al quantitativo
impiegato per 4 dosi di vaccino”, il dosaggio iniettato per
errore alle 23enne.
“Il fatto che la quantità di vaccino iniettato sia stato di
poco superiore a 4 dosi – sottolinea la Asl – è importante
perché la sperimentazione effettuata da Pfizer per individuare
le conseguenze del sovradosaggio era arrivata appunto a testare
un quantitativo di 4 dosi di principio attivo inoculate
contemporaneamente, senza che per i pazienti ci fossero state
conseguenze particolari”. Nell’eventualità delle sei dosi, come
spiegato ieri dalla stessa Asl, sarebbe stato il primo caso al
mondo.
L’Azienda sanitaria spiega che l’audit “ha confermato la
dinamica già ipotizzata nelle ore precedenti: l’infermiera non
ha inserito la soluzione fisiologica nel flaconcino, non ha
quindi eseguito il passaggio della diluizione e ha aspirato il
quantitativo necessario a preparare una dose con le siringhe di
precisione fornite dalla farmacia aziendale”. E’ accaduto quello
che la Asl definisce “scivolone cognitivo”.
Quanto alle condizioni della giovane “sta bene ma è tenuta
ancora sotto stretto controllo, sempre in collegamento con la
struttura di immunologia di Careggi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it