(ANSA) – TEHERAN, 18 GIU – Quando sono passate quasi otto ore
dall’apertura dei seggi, l’affluenza alle urne a Teheran appare
scarsa, confermando le previsioni di una forte astensione. Ciò
dovrebbe rafforzare le probabilità di vittoria del
fondamentalista Ebrahim Raisi, poiché normalmente la bassa
partecipazione favorisce lo schieramento conservatore.
Davanti alla moschea di Hosseinieh Ershad, sulla Via
Shariati, dove erano stati allestiti diversi seggi, ci sono
state accese discussioni fra sostenitori di Raisi e del moderato
Abdolnasser Hemmati, attuale governatore della Banca centrale,
che proprio qui stava votando. Un’elettrice di Hemmati, Mariam,
di 37 anni, ha spiegato di aver deciso di votare nonostante la
squalifica dei suoi candidati riformisti preferiti “per non
offrire (al regime) il pretesto per eliminare le elezioni”. “Se
Hemmati dovesse essere eletto – ha aggiunto – spero che Mohammad
Javad Zarif rimanga nella carica di ministro degli Esteri e che
il dialogo con l’Occidente continui, perché non dobbiamo essere
isolati”. (ANSA).
Fonte Ansa.it