Eurocamera, non a uso dettagli biometrici per sorveglianza

(ANSA) – BRUXELLES, 30 GIU – “L’uso dei sistemi di
intelligenza artificiale nelle attività delle forze dell’ordine
può potenzialmente portare a una sorveglianza di massa, in
violazione dei principi fondamentali dell’Ue di proporzionalità
e necessità”. Questa la posizione espressa dalla commissione per
le libertà civili del Parlamento europeo in una relazione
adottata con 36 voti favorevoli, 24 contrari e 6 astensioni.
    Per gli eurodeputati il rischio è generato dal “potenziale di
parzialità e discriminazione presente negli algoritmi su cui si
basano i sistemi di intelligenza artificiale e di apprendimento
automatico”. Stando al testo le attuali tecnologie infatti “possono identificare gruppi etnici minoritari, persone Lgbtiq,
anziani e donne e amplificare la discriminazione esistente”.
    Gli eurodeputati osservano quindi “che l’intelligenza
artificiale non dovrebbe essere utilizzata per prevedere
comportamenti basati su azioni passate o caratteristiche del
gruppo d’appartenenza” e chiedono “un divieto permanente all’uso
di dettagli biometrici come andatura, impronte digitali, Dna o
voce per riconoscere le persone in spazi pubblici”. Il testo
dovrà ora essere sottoposto al voto dell’assemblea plenaria di
luglio. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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