“Chiedo aiuto all’Italia e in
particolare al ministro Tajani, vi prego aiutatemi, voglio
tornare a casa”. Sono le parole che Amina Volo, 18enne italiana
di origini kazake, rinchiusa nel carcere di Astana, ha scritto
su un biglietto affidato a sua madre che lo ha fornito all’ANSA.
Secondo quanto riferito da sua madre, la giovane è in carcere da
mesi con l’accusa di traffico di droga, “senza alcuna prova”.
Verso fine giugno fu arrestata la prima volta e trattenuta in “una casa” dalla polizia che, secondo quanto riferito dalla
madre, “l’ha maltrattata”. Un referto evidenzia che dopo la
detenzione Amina aveva “lividi ed escoriazioni”.
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Fonte Ansa.it