Gli abitanti del pianeta che non si sono mai connessi a Internet sono quasi 3 miliardi, circa il 37% della popolazione mondiale. Lo afferma un report delle Nazioni Unite che ha indagato sul digital divide a livello mondiale. Secondo lo studio il 96% delle persone che non ha accesso a Internet vive nei paesi in via di sviluppo.
Spinta COVID. Nonostante questi numeri sembrino impressionanti, va sottolineato come tra il 2019 e il 2021 ben 800 milioni di persone si siano collegate per la prima a volta alla Rete: un aumento che ha portato gli internauti a raggiungere i 4,9 miliardi e che è stato sostenuto soprattutto dalla pandemia.
Secondo le Nazioni Unite è stata infatti proprio la covid a favorire l’utilizzo della Rete, anche se con connessioni di bassa qualità e condividendo i dispositivi con altre persone. È una crescita del 10% rispetto all’anno precedente, l’incremento annuo più alto mai osservato da quando esiste Internet. I lockdown, la scuola e il lavoro di distanza, la necessità di comunicare senza uscire di casa sono stati i fattori trainanti di questo fenomeno.
Povertà digitale. Obiettivo dell’ITU, l’ufficio delle Nazioni Unite che si occupa di questi temi, è ora quello di collegare i 2,9 miliardi di abitanti del pianeta che sono ancora disconnessi. Ma nei 46 paesi più poveri del mondo l’accesso a Internet è ancora da considerarsi un lusso, soprattutto nelle aree rurali o più lontane dai centri urbani, dove mancano quasi del tutto le infrastrutture.
Italiani iperconnessi. E in Italia? Com’è la situazione? Anche nel nostro paese la pandemia ha giocato un ruolo fondamentale nel portare online anche i meno avvezzi all’utilizzo delle tecnologie. Secondo l’ultimo rapporto CENSIS il 74,4% degli italiani utilizza abitualmente una pluralità di dispositivi per connettersi a Internet, mentre 4,3 milioni di italiani risultano ancora essere del tutto disconnessi.
Fonte Focus.it