5G, i miti da sfatare

Più avanza la copertura della nuova rete veloce 5G, più si parla di questa nuova tecnologia vantandone le caratteristiche tecniche. Il 5G è un tipo di rete complesso, molto più complesso del 4G, e questo ha portato anche ad alcune incomprensioni che, a volte si sono trasformati in veri e propri “miti da sfatare”. Miti talvolta positivi ed eccessivamente “pro-5G”, altre volte negativi nei confronti di questa nuova rete. Cerchiamo di fare un po’ di ordine sfatando i principali miti sul 5G, per capire pienamente di cosa stiamo parlando.

Con il 5G dovremo tutti cambiare cellulare

Questo mito è collegato ad un altro: il 5G sostituirà il 4G. Poiché oggi i cellulari sono tutti 4G, alcuni pensano che quando la rete 5G sarà pienamente dispiegata allora la vecchia 4G sarà spenta e dovremo tutti comprare un nuovo dispositivo. Non è così: per un lungo periodo di tempo 5G e 4G conviveranno serenamente, anche perché per implementare alcune tecnologie del 5G serve una sottostante rete 4G. Basti pensare alla rete 3G: non è sparita con l’avvento del 4G, in Italia la si sta spegnendo solo adesso (quando la copertura 4G è ormai ottima) sostituita dal 5G nei siti radio in cui non c’è più spazio per posizionare nuove antenne.

Il cellulare sarà più veloce?

Secondo un recente report di GSMA entro il 2025 a livello globale il 15% delle connessioni disponibili sarà in tecnologia 5G. Gli smartphone compatibili saranno ovviamente in grado di sfruttarne tutti i vantaggi, ma ci sono buone notizie anche per i possessori di smartphone non ancora compatibili con il 5G: più si diffonderà l’uso della rete 5G e più sarà veloce la precedente rete 4G.

4g e 5g

Questo perché, sostanzialmente, sarà molto meno congestionata. È probabile che, almeno inizialmente, parte della banda 4G liberata dagli smartphone che passeranno alla nuova rete verrà utilizzata per connettere anche piccoli smart device (ad esempio dispositivi IoT). Che, però, non avranno grosse esigenze di banda, né un grosso impatto sulla congestione della rete. La tecnologia Carrier aggregation, poi, permetterà ai gestori di rete di “spostare” gli utenti da una rete all’altra per ottimizzare l’uso di entrambe e ridurne la saturazione, quindi è molto probabile che prima o poi potremo navigare connessi in 4G, ma con la latenza bassissima del 5G (la banda dati, invece, resterà la stessa).

Con il 5G potremo usare lo streaming alla massima qualità?

Una delle fonti di traffico più corpose sulla rete 5G sarà probabilmente l’enorme quantità di video trasmessi in streaming. Con il 5G le prestazioni saranno certamente migliori e più stabili, ma non è detto che col 5G potremo vedere automaticamente i film in 4K su Netflix, Disney+ o sugli altri servizi di streaming simili. Tutti questi servizi, infatti, hanno diversi piani di abbonamento che, tra le varie differenze, hanno anche la qualità massima del video trasmesso. Se il nostro abbonamento permette al massimo l’HD, quindi, non vedremo mai un film in 4K né col 4G, né col 5G, né con la migliore fibra ottica pura a casa o in ufficio.

Il 5G permetterà la chirurgia a distanza e la guida autonoma

medicina 5g

Ecco due rivoluzioni tecnologiche per le quali una rete 5G potrebbe essere “abilitante”: la chirurgia a distanza e la guida autonoma. In entrambi i casi la caratteristica più importante non è la banda dati, ma la latenza: se un chirurgo sta operando a distanza un paziente, il tempo che passa da quando muove il suo bisturi virtuale a quando, magari a migliaia di chilometri di distanza, il bisturi reale effettivamente effettua la mossa, è fondamentale; lo stesso vale per le auto senza conducente: una latenza troppo alta può causare una reazione ritardata del veicolo, quindi anche un incidente.

È questo il motivo per il quale si crede che con il 5G arriveranno le auto che si guidano da sole e la chirurgia da remoto. È vero? Dipende: per queste innovazioni non basta solo avere il 5G, questo tipo di rete, in effetti, è necessario per implementare queste rivoluzioni tecnologiche. Ma non è l’unico fattore in gioco.

Con il 5G sparirà il digital divide

Questo è un mito positivo sul 5G che, almeno all’inizio, molto probabilmente si rivelerà completamente infondato. Al contrario, infatti, nei primi tempi della rete 5G il digital divide potrebbe persino aumentare. Questo perché con il 5G sarà possibile fare online cose che con il 4G sono impossibili. Ma la rete 5G non arriverà “tutta e subito”: procederà per step successivi e con tempistiche diverse, sia tra un Paese e l’altro che all’interno di diversi territori dello stesso Paese.

Quando il 5G sarà pienamente operativo, e la copertura di rete sarà abbastanza uniforme in tutto il Paese, il digital divide sarà però effettivamente ridotto. E anche di parecchio: prima che la nuova rete si saturi, o che saltino fuori nuovi servizi in grado di metterla in crisi, passerà così tanto tempo che tutti coloro che saranno coperti dal 5G non avranno praticamente limiti.

Fonte Fastweb.it

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