(ANSA) – NEW YORK, 18 MAG – “Merda d’Artista” di Piero
Manzoni compie 60 anni questo maggio e a New York la galleria
Houser and Wirth celebra l’anniversario con un numero speciale
della sua rivista Ursula e con video in cui artisti, curatori e
collezionisti descrivono l’importanza dell’irriverente opera sia
dal punto di vista personale che nel panorama della storia
dell’arte del Novecento.
“La domanda piu’ triviale, ‘cosa c’e’ dentro quella
scatoletta’, continua a divertirmi perche’ ancora non c’e’
risposta”, dice il collezionista Walter Baldi secondo cui “non
ci sara’ mai una risposta”, mentre la scatoletta aumenta di
valore: dall’equivalente di 30 grammi d’oro di quando Manzoni
produsse l’opera, a 10 mila grammi del metallo prezioso: “L’idea
sciocherebbe lo stesso creatore, quel piccolo genio”.
Partecipano alla carrellata, tra gli altri, l’artista Judith
Berstein, secondo cui “Artist’s Shit” ha “allargato la
definizione di arte”, e Carlos Basualdo, responsabile della
sezione di arte contemporanea al Museum of Fine Arts di
Filadelfia, che inquadra “Merda d’Artista” nel contesto del
panorama della pop art: “Precede di un anno la ‘Campbell Soup’
con cui Warhol fece una simile presa di posizione sul rapporto
tra merci e arte”.
Houser and Wirth ha dedicato nel 2019 due mostre parallele
alle opere piu’ significative di Manzoni, un precursore
dell’arte concettuale scomparso a meno di trent’anni nel 1963.
(ANSA).
Fonte Ansa.it