A Baldwin era stato detto che la pistola era sicura

(ANSA) – ROMA, 23 OTT – Ad Alec Baldwin era stata consegnata
un’arma carica da un assistente alla regia che gli aveva
indicato fosse sicura, poco prima del tragico incidente costato
la vita al direttore della fotografia Halyna Hutchins durante le
riprese di un film western in un ranch di Santa Fe. Lo rivelano
i primi documenti sull’indagine diffusi dai media americani.
    Secondo gli investigatori, comunque, l’assistente alla regia, David Halls, non sapeva che l’arma avesse proiettili veri prima
di consegnarla a Baldwin.
    L’assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin
urlando “cold gun”, il che significava che l’arma non aveva
proiettili veri. A quel punto l’attore ha colpito il direttore
della fotografia Halyna Hutchins al petto, uccidendola. Mentre
il regista Joel Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto
ferito.
    Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le
munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le
apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori
al momento della sparatoria. L’ufficio dello sceriffo della
contea di Santa Fe ha affermato che l’indagine “rimane aperta” e
che non sono state presentate accuse.
    Secondo il Los Angeles Times e altri media, diversi membri
della troupe hanno abbandonato la produzione a causa di
preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza,
comprese le procedure di sicurezza delle armi, e sui protocolli
Covid non seguiti prima delle riprese. Ma in una nota la casa di
produzione, Rust, ha sottolineato che “la sicurezza del nostro
cast e della troupe è la massima priorità. Ed “anche se non
siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la
sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una
revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione
viene interrotta”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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