Si chiama Abel il nuovo, attesissimo
romanzo di Alessandro Baricco e sarà in libreria il 7 novembre
per Feltrinelli. Lo scrittore aveva annunciato a maggio,
all’ultimo Salone del libro di Torino, il suo ritorno alla
narrativa con un “western metafisico”. Poi quest’estate il
fondatore della Scuola Holden, come ha raccontato sui social il
16 agosto, si è dovuto sottoporre a un secondo trapianto di
midollo a causa della leucemia mielomonocitica cronica contro la
quale combatte da oltre un anno. Nel 2022 aveva dato la notizia
della diagnosi della malattia e si era sottoposto al primo
trapianto. Questo librom che esce a otto anni da ‘La sposa giovane’,
pubblicato nel 2015, nel quale aveva raccontato l’attesa e il
desiderio, è un regalo prezioso dello scrittore. Questa volta
Baricco dà vita a una storia spirituale, sapienziale, che è al
tempo stesso un western, un romanzo d’amore in cui la scrittura
è geometrica e il racconto visionario. “Siamo già stati dove non siamo mai stati, e anzi, a dirla
tutta, veniamo da lì” afferma. Abel è lo sceriffo della
cittadina di un Ovest immaginario ed è innamorato di Hallelujah
Wood, una donna che ha addosso una specie di mistero, mani
piccole e labbra orientali. Anche lei lo ama, ma ogni tanto
parte senza che Abel sappia dove va, passa nella sua vita senza
fermarsi, “passiamo senza fermarci, è inteso così”. Anche sua
madre se n’è andata anni prima, ma senza tornare più: ha preso i
quattro cavalli migliori e ha lasciato lui, i fratelli e la
sorella al loro destino. Abel è diventato leggenda a 27 anni,
quando ha messo fine a una rapina sparando simultaneamente con
due pistole contro obiettivi diversi. Un colpo detto il Mistico,
che pochi sono in grado di mettere a segno con la sua
precisione. “Avevo mani d’avorio, ai tempi, tutti i pistoleri ce
l’hanno. Ora le guardo, sono piene di sole e rigate dal lavoro.
Mi piacciono, sono mie” racconta.
Baricco ha iniziato questo romanzo nel 2019 e lo ha scritto,
aveva raccontato al Salone del Libro, “per amore del gesto di
scrivere. Sono andato avanti ci ho messo dentro una malattia, la
pandemia e lui stava li'”.
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Fonte Ansa.it