La Polizia di Stato ha eseguito due
misure cautelari nei confronti di un uomo e una donna, marito e
moglie, ritenuti responsabili di aver trasmesso in diretta sul
web, dietro corrispettivo in denaro, abusi sessuali da loro
commessi sui propri figli minorenni. Si tratta di un fenomeno
noto come “Live streaming child abuse”. Gli abusanti, filippini,
ricevevano versamenti da account PayPal riconducibili a utenti
europei per poter assistere a “spettacoli” video in diretta,
consistenti in abusi sessuali su minori, commissionati sul
momento dagli utenti interessati. Tra questi vi era anche un
italiano. L’indagine è iniziata da una attività condotta dal
Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online
coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Milano, scaturita da una segnalazione di operazioni finanziarie
sospette pervenuta, tramite la Guardia di Finanza, dall’Unità di
Informazione Finanziaria (Uif) della Banca d’Italia,
successivamente confermata da ulteriori informazioni giunte
dalla Homeland Security Investigation (Hsi) statunitense
nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia avente
come oggetto un network di soggetti coinvolti nel Live streaming
child abuse. Nello scorso mese di novembre, la polizia postale
di Milano aveva effettuato, su delega della Procura, una
perquisizione domiciliare e informatica sui dispositivi
sequestrati ad uno degli indagati, la cui analisi ha consentito
di far emergere importanti prove a carico non solo dell’uomo, ma
anche di sua moglie.
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Fonte Ansa.it