La polizia militare ha arrestato 9
soldati del Centro di detenzione di Sde Teiman, nel sud di
Israele, sospettati di “seri abusi su un detenuto palestinese”.
Lo ha riferito Haaretz. Come testimoniano video diffusi sui
social, prima dell’arresto sono avvenute discussioni accese e
forti contrasti nel centro di detenzione tra soldati e
poliziotti militari arrivati sul posto per arrestare e
interrogare alcuni di loro. Nel centro sono stati portati
dall’inizio della guerra a Gaza i miliziani di Hamas arrestati
dopo essere stati catturati il 7 ottobre e quelli presi
successivamente a Gaza. L’inchiesta sul centro di detenzione – i
cui trattamenti sono stati denunciati da varie ong – è stata
aperta per ordine dell’Avvocato generale militare, il maggiore
generale Yifat Tomer-Yerushalmi.
Parlamentari e attivisti di estrema destra hanno fatto
irruzione nella base di Sde Teiman dell’esercito israeliano per
protestare contro l’arresto di nove riservisti sospettati di
abusi a un detenuto palestinese ritenuto un terrorista di Hamas.
Tra i parlamentari che sono entrati nella base, che funge da
centro di detenzione, c’è Zvi Succot del partito
ultranazionalista Otzma Yehudit. Lo riferiscono i media
israeliani. Sul posto sono arrivati anche soldati di riserva che
hanno bloccato l’uscita della base e successivamente hanno
sfondato le recinzioni: “Questa cosa può demotivare i
riservisti”, hanno detto prima dell’irruzione. “Questi sono i
terroristi che ci hanno violentato e fatto del male. Domani il
nostro battaglione dovrebbe entrare a Gaza. Alla fine, la gente
ci penserà due volte” prima di arruolarsi.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha “condannato con
forza l’irruzione” nella base dell’Idf Sde Teiman. Lo fa sapere
l’ufficio del primo ministro aggiungendo che Netanyahu ha
chiesto “l’immediato rasserenarsi degli animi” all’interno della
base.
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Fonte Ansa.it