La sentenza della Corte di Giustizia
dell’Unione europea, secondo cui in caso di pericolo per
l’ambiente e la salute l’impianto ex Ilva di Taranto dovrà
essere sospeso “fa riferimento a fatti risalenti al 2013, oggi
ampiamente superati grazie agli ingenti investimenti effettuati
per il risanamento ambientale, in particolare la copertura dei
parchi minerari, opera unica in Europa”. Lo scrive in una nota
Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria.
“L’obiettivo della nuova gestione straordinaria – si legge nel
comunicato – è stato sin da subito quello di lavorare per
ottemperare a tutte le prescrizioni del Piano ambientale”.
L’obiettivo della nuova gestione straordinaria – prosegue la
nota – “è stato sin da subito quello di lavorare per ottemperare
a tutte le prescrizioni del Piano ambientale. Recentemente è
stata consegnata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza
energetica e al Ministero della Salute la Valutazione di impatto
sanitario (Vis) sulla quale si baserà il riesame e dalla quale
emergono elementi tranquillizzanti, fermo restando le
valutazioni degli organi competenti”.
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