Creare nuvole di fumo, scatenare un temporale o accendere un fuoco improvviso in un video non è impossibile, ma si può fare con Adobe After Effects. Adobe After Effects è uno dei programmi della suite Adobe, in particolare uno dei più professionali. È utilizzato soprattutto da professionisti del settore video che lavorano nell’ambito dell’animazione, del compositing fotografico e degli effetti visivi.
Viene utilizzato durante la fase di post-produzione e offre moltissimi effetti da utilizzare per modificare le immagini ad un altro livello. Sono tanti i film che sono diventati famosi proprio per i loro effetti speciali creati con Adobe After Effects. Da The Walking Dead a Enders Game, senza dimenticarsi Star Trek Into the Darkness.
After Effects consente di gestire i video in modo creativo attraverso funzionalità professionali dedicate al video editing, all’animazione e alla fase di post-produzione. La presenza di effetti video come le maschere e i livelli, sia in 2D che in 3D, le animazioni di testi ed espressioni lo rendono uno di programmi più completi per la manipolazione dei video e la gestione di animazioni 3D attraverso particolari effetti di luce e di videocamere specifiche.
Come è nato Adobe After Effects
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La vita del programma di punta della suite Adobe inizia nel 1993 grazie al lavoro degli sviluppatori della CoSA, la Company of Science and Art. Ai suoi inizi il programma poteva essere scaricato solo su dispositivi Macintosh e consentiva agli utenti di mixare livelli diversi.
Dopo appena un anno dal suo lancio, il software venne acquistato da Aldus, che gli diede una veste completamente nuova grazie a caratteristiche importanti come la motion blur e il rendering multi-macchina. Prima della fine del 1994 ci fu un nuovo colpo di scena, questa volta con protagonista Adobe, che finì per acquistare il programma.
Con la software house statunitense After Effects è stato il protagonista indiscusso di un potente progresso innovativo che lo ha portato a diventare il software di riferimento per questo settore, tanto da aggiudicarsi un premio Oscar per i risultati tecnici nel 2019.
Cosa fare con Adobe After Effects
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Le funzioni di Adobe After Effects spaziano tra diversi ambiti, dalle animazioni agli effetti visivi. Utilizzando gli strumenti di After Effects e le integrazioni di parti terze e plugin di diversi designer gli utenti hanno a disposizione sempre più soluzioni per creare animazioni spettacolari. After Effects è infatti in grado di creare animazioni vettoriali 2D e 3D di base, oltre ad animare singoli personaggi. Gli utenti possono anche cimentarsi nella tipografia cinetica, nelle animazioni di mockup e dei modelli UX/UI, oltre al rigging di personaggi, ossia l’animazione di personaggi illustrati provenienti da Adobe Illustrator.
Se si ha bisogno di video esplicativi, con After Effects gli utenti possono creare video explainers con elementi e dati 3D che vengono importati da software esterni, ad esempio Cinema 4D.
Questo software è perfetto per la creazione di motion graphics, mentre per le illustrazioni bisogna utilizzare un software apposito, come ad esempio Adobe Illustrator se si vuole rimanere all’interno della suite Adobe. Una scelta consigliata in quanto i due programmi lavorano perfettamente insieme, grazie anche ad alcuni plugin che rendono il flusso di lavoro più veloce ed efficiente. Per quanto riguarda gli effetti visivi, Adobe After Effects permette di Sostituire lo sfondo, creare digitalmente il fumo, le esplosioni o il fuoco, per esempio. Integrando After Effects con altri software, gli utenti possono importare dati di scena in 3D e inserirli all’interno della scena.
Le migliori funzionalità di Adobe After Effects
Sharaf Maksumov / Shutterstock
Gli utenti che utilizzano Adobe After Effects possono sfruttare un’importante funzionalità all’interno del programma, ossia i livelli 3D. Grazie a questi livelli si possono creare ambienti reali inserendo una terza dimensione, la profondità. Con questa funzionalità si possono spostare i livelli in avanti e indietro. Inoltre, utilizzando le videocamere virtuali gli utenti possono muoversi intorno agli oggetti, proprio come si fa nel mondo reale.
Utilizzando funzioni come Scala, Rotazione o Posizione dopo aver trasformato un livello 2D in uno 3D, si potrà notare che il software ha aggiunto un terzo valore, ossia l’asse Z, che contraddistingue la profondità. Andando sul menù Visualizzazioni 3D si può modificare il punto di vista per osservare la scena da diverse angolazioni.
Quando si parla di livelli 3D in Adobe After Effects non si può trascurare l’utilizzo delle videocamere. Oltre agli oggetti, infatti, il software di casa Adobe permette di muovere all’interno della scena anche il punto di vista degli utenti stessi, proprio attraverso la creazione di videocamere.
Esattamente come accade all’interno di un set cinematografico, si può cambiare scena con l’ausilio di videocamere, rendendo il processo più semplice ed efficace.
Grazie all’utilizzo della funzionalità Videocamera, si può creare un punto di vista personalizzato, capace di rispondere alle principali esigenze dell’utente. Per farlo basta configurare la videocamera in modo tale che rispecchi le proprie necessità.
Per far questo, il programma offre tantissime opzioni tra cui scegliere. Per esempio, gli utenti sono in grado di modificare il tipo di videocamera, le impostazioni predefinite da utilizzare, lo zoom, l’angolo di visualizzazione, la profondità di campo e le dimensioni della pellicola.
Gli utenti possono anche trasformare i livelli luce, influenzando i colori dei livelli 3D su cui quella luce si riflette. Giocando con le Opzioni materiale dei livelli 3D, si possono modificare i punti di interesse di ogni luce presente all’interno della scena. In questo modo si inseriscono flussi luminosi diversi per i vari livelli del video e si possono creare effetti visivi particolari. Gli utenti alle prime armi possono imparare ad utilizzare queste funzioni attraverso la visione di tutorial sul sito Internet di Adobe.
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Fonte Fastweb.it