AI “creativa”, 200 milioni di foto nate con Microsoft Bing

(ANSA) – MILANO, 04 MAG – Nei 90 giorni dal lancio dei suoi
programmi di generazione di contenuti tramite l’Intelligenza
Artificiale, Microsoft ha visto la creazione di mezzo miliardo
di chat e di oltre 200 milioni di immagini realizzate dall’AI di
Bing Image Creator. Lo ha affermato Yusuf Mehdi, Corporate Vice
President, Consumer Chief Marketing Officer del colosso
americano, all’annuncio dell’apertura dell’esperienza di Bing
AI, il motore di ricerca di Microsoft con il chatbot ChatGpt, a
tutti i navigatori. Finora, il programma era accessibile solo
tramite una lista d’attesa. “L’introduzione del nuovo Bing in
anteprima è fondamentale per il successo e la capacità di
espandere l’esperienza a un maggior numero di utenti” ha
sottolineato il manager. “Crediamo che innovare e imparare alla
luce del sole faccia parte di un approccio responsabile. Ma non
ci fermiamo qui. Insieme ai nostri partner di OpenAI, abbiamo
continuato a implementare misure di salvaguardia per difenderci
dai contenuti dannosi, sulla base di ciò che stiamo imparando. I
nostri team continuano a lavorare per affrontare questioni come
la disinformazione, la sicurezza dei dati, il blocco e la
prevenzione di contenuti dannosi o discriminatori, in linea con
i principi di uso dell’AI”. Come spiegato da Mehdi, Bing ha
superato i 100 milioni di utenti attivi giornalieri e le
installazioni dell’applicazione mobile del more di ricerca sono
aumentate di quattro volte dal lancio del progetto con
l’intelligenza artificiale. “Di conseguenza, stiamo assistendo a
una crescita della quota di Bing nel mercato, che segue gli otto
trimestri consecutivi di crescita del browser Microsoft Edge”.
    In concomitanza con tale annuncio, Microsoft ha aggiornato Edge,
portando la chat di ChatGpt nella barra delle applicazioni di
Windows, per un accesso più veloce all’AI. Oltre a ciò,
l’esperienza con il chatbot diventa ancora più personale, con
l’opportunità per gli utenti di riprendere la conversazione con
Bing da dove è stata lasciata l’ultima volta, anche dopo aver
spento il computer o chiuso l’app. L’obiettivo annunciato, è
quello di avvicinare sempre più il software all’interazione
umana, così che possa riconoscere le persone che ha davanti,
adattandosi ad esse. La conferma arriva dallo stesso Yusuf
Mehdi: “Nel corso del tempo, valuteremo la possibilità di
rendere le chat maggiormente personalizzate, inserendo il
contesto di una discussione precedente nelle nuove
conversazioni”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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