(ANSA) – ROMA, 18 NOV – “Trent’anni dopo siamo gli stessi,
basta una manciata di spunti per divertirci e divertire. E poi
siamo così rodati che andiamo a memoria”, ride Giovanni Storti.
“Siamo cambiati, prima stavamo sempre assieme, ora ognuno segue
i suoi progetti ed è anche terapeutico. Ma ritrovarsi è stato
bellissimo: l’empatia è rimasta uguale”, gli fa eco Aldo Baglio.
I due comici si sono dati appuntamento con Giacomo Poretti,
l’altro componente del trio nato nel 1991, uno dei sodalizi
artistici più noti e amati dello spettacolo italiano degli
ultimi decenni, per festeggiare trent’anni di carriera in ‘Aldo,
Giovanni e Giacomo – Abbiamo fatto 30…’, due serate speciali in
onda in prima tv sul Nove il 21 e 28 novembre. Con loro Arturo
Brachetti, artista, showteller e leggenda del trasformismo,
nonché regista di tutti i loro spettacoli teatrali, per una
sorta di intervista-show, tra sketch storici, filmati di
repertorio inediti, segreti e retroscena.
“In realtà ci siamo riuniti con Arturo, non siamo persone da
intervista”, precisa Giovanni. “Gli autori hanno pescato nella
nostra lunga carriera, dal Caffè Teatro ai Corti, da Mai dire
gol a Zelig: abbiamo rivisto sketch che neanche più ricordavamo,
eravamo folli dentro”. “E’ stata un’intervista cazzeggiante e
c’è da stupirsi per la montagna di cose che sono venute fuori”,
incalza Aldo. “Abbiamo voluto con noi anche la nostra band
storica, i Good Fellas: il risultato è una specie di bagno
nostalgico che credo farà piacere anche alla gente”. Alla comicità oggi “manca la palestra dal vivo: noi provavamo
tutto con il pubblico vero. Oggi non è più così, si va su
YouTube, sul web, sulle piattaforme: ma i like non hanno niente
a che vedere con gli applausi”, fa notare Giovanni. “Se fossimo
nati oggi, non saremmo diventati Aldo, Giovanni e Giacomo”.
Alle due serate – prodotte da Agidi Due, per la regia di
Matteo Inzani e la direzione generale di Emanuela Rossei –
seguirà nelle domeniche successive la panoramica completa degli
spettacoli storici di Aldo Giovanni e Giacomo, dai Corti a Tel
chi el telùn, Potevo rimanere offeso, Anplagghed, Ammutta
Muddica e il Best of più recente. (ANSA).
Fonte Ansa.it