Alla Festa di Roma la storia libertaria di Onde radicali

(ANSA) – ROMA, 22 OTT – “Sono andato da Marco Pannella con
tutte le attrezzature che avevo a casa dicendo: Io ho una radio
pronta per trasmettere, vorrei fare qualcosa di diverso. E lui
ha detto: Vuoi fare Radio Radicale? Falla”: le parole di Pino
Pietrolucci, co-fondatore di Radio Radicale, sono un perfetto
incipit per ONDE RADICALI di Gianfranco Pannone – coautori Marco
Dell’Omo e Simonetta Angeloni Dezi – passato alla Festa di
Roma.
    Una realtà, quella di questa radio, che nasce tra la fine del
1975 e l’inizio del 1976 per iniziativa di un gruppo di
militanti radicali in un piccolo appartamento di Roma situato in
via di Villa Pamphili, nel quartiere Monteverde. Come le radio
libere che andavano nascendo in quegli anni anche Radio Radicale
fu caratterizzata dallo spirito libertario, ma fin dall’inizio
si distinse dalle altre emittenti per la sua filosofia
editoriale. Basti pensare a Le 72 Ore di Pannella: durante la
campagna elettorale del 1976. Lo storico leader radicale,
insieme all’allora direttore Pino Pietrolucci, fu protagonista
di un filo diretto con gli ascoltatori che durò 72 ore.
    Pannone nelle sue note confessa come sia “stato emozionante
realizzare Onde radicali, con la complicità dei due co-autori
Marco Dell’Omo e Simonetta Angeloni Dezi e dei produttori”. E
aggiunge: “Da ragazzo ho frequentato i radicali, vivi,
coraggiosi e un po’ folli; la stessa ‘follia’ che vedo in questa
radio unica al mondo che tanto deve a Marco Pannella e a Massimo
Bordin. Ho incontrato sulla mia strada dei magnifici testimoni,
da Paolo Vigevano a Marco Taradash, ma sono anche le voci che
arrivano dall’archivio della radio a giungermi moderne; oltre a
quelle di Pannella e Bordin, la voce di Leonardo Sciascia, per
esempio, coscienza critica di un’Italia bella e possibile”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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