(ANSA) – RIMINI, 13 SET – Dopo essere finiti nella bufera per
le presunte molestie durante l’adunata nazionale del maggio
scorso a Rimini, l’Ana, l’Associazione nazionale degli Alpini,
ha deciso di passare per le vie legali contro chi ritiene abbia
diffamato il corpo. Secondo quanto riporta l’edizione riminese
del Resto del Carlino, ad oggi “le persone querelate sono un
politico, un giornalista e due soggetti che hanno offeso il
corpo e l’associazione, rappresentando tutti gli alpini come
ubriaconi e molestatori”, dichiara Massimo Cortesi, portavoce di
Ana, che precisa: “A due il provvedimento è già stato
notificato, agli altri arriverà a giorni”. E assicura: “Siamo
solo all’inizio”.
Prima di passare alla controffensiva legale, l’associazione
ha atteso che si chiarisse la vicenda giudiziaria sulle presunte
molestie. Ad oggi ha sporto formalmente denuncia solo una
ragazza di 26 anni, che ha detto di essere stata accerchiata e
strattonata il 7 maggio scorso da tre uomini con la piuma nera
sul cappello. Il caso è stato archiviato “per l’impossibilità di
identificare i molestatori”. Nei giorni dell’adunata le
segnalazioni e le denunce via social erano state centinaia.
I legali dell’Ana stanno valutando anche la posizione
dell’associazione femminista ‘Non una di meno’, la prima a
segnalare online le presunte molestie. Per il presidente
dell’Ana Sebastiano Favero “resta una grande amarezza per la
vicenda”. E spiega: “Avevamo invitato tutti alla prudenza dopo
le prime segnalazioni di presunte molestie a Rimini. Purtroppo
c’è chi ha generalizzato offendendo e condannando l’intero corpo
degli Alpini per i comportamenti di alcuni. Comportamenti che,
va sottolineato, sono tutti ancora da accertare”. (ANSA).
Fonte Ansa.it