I dati classificati dell’intelligence, quindi alcuni fra i segreti più importanti per la sicurezza nazionale del Regno Unito, sono destinati a essere ospitati dai sistemi di Amazon, tramite la sua controllata Amazon Web Services (Aws). Il quotidiano Financial Times ha infatti rivelato un accordo per l’utilizzo di un ‘cloud’, quindi di uno spazio virtuale di archiviazione, da parte delle tre agenzie di spionaggio britanniche, Gchq, MI5 e MI6. Si prevede che venga realizzata una piattaforma digitale dal colosso americano per sfruttare tecnologie all’avanguardia nello spionaggio, come analisi di ‘big data’ e intelligenza artificiale, ma che il tutto sia gestito dai funzionari di sua maestà. Resta comunque una decisione destinata a sollevare dubbi e critiche da diversi punti di vista, a partire dai timori che venga messa a rischio la sovranità britannica rispetto a dati tanto cruciali di fatto custoditi da un soggetto privato. In merito è stato interpellato il portavoce del primo ministro Boris Johnson che non ha commentato direttamente la rivelazione del giornale ma ha fatto alcune precisazioni. “Abbiamo utilizzato la tecnologia del settore privato nelle applicazioni di sicurezza nazionale per decenni al fine di mantenere il Paese al sicuro – ha sottolineato – ovviamente garantire la sicurezza di questa tecnologia è una priorità assoluta e tutte le protezioni sono già adottate per le informazioni classificate indipendentemente dal fornitore della tecnologia”.
Fonte Ansa.it