La scorsa settimana, in cui i
mercati azionari sono stati piuttosto volatili, due argomenti
hanno “attirato la nostra attenzione: i risultati delle
trimestrali e il dato del mercato del lavoro Usa”.
Così Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm.
“Il messaggio complessivo – aggiunge – finora è stato poco
omogeneo: la buona notizia è che la maggior parte delle aziende
continua a registrare utili migliori rispetto alle previsioni
degli analisti e la redditività complessiva rimane solida. Ma
c’è un lato meno positivo: gli utili delle aziende non stanno
performando altrettanto bene. Il secondo focus riguarda, invece,
l’economia statunitense e i tassi di interesse. Sono diversi i
dati macroeconomici che suggeriscono che l’economia sta
rallentando. Gli analisti in effetti si aspettavano un
rallentamento dell’economia. Ma ora la preoccupazione è che il
rallentamento sia eccessivo. Questa combinazione di risultati
sta pesando sui mercati azionari”.
Vincent Mortier e Matteo Germano di Amundi prevedono un “ampliamento del rally del mercato azionario non lineare e
probabilmente in più passaggi. Alcuni segnali iniziali di questa
rotazione si sono materializzati di recente”.
“Riteniamo – aggiugono – che sia essenziale tornare ai
fondamentali, esaminare le valutazioni e rimanere disciplinati.
I mercati si sono spinti troppo in là in alcune aree, ma quando
si manifesterà un ‘trigger’, ovvero un calo della crescita,
crisi di liquidità delusione degli utili, le oscillazioni
potrebbero essere brusche e rapide”.
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Fonte Ansa.it