(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Nei comuni italiani solo lo 0,6% dei
dipendenti ricopre il ruolo di addetto alla Protezione civile,
cioè un addetto ogni 21.500 abitanti. E’ quanto emerge dal primo
rapporto nazionale sulle Protezioni civili comunali presentato
oggi durante l’assemblea dell’Anci di Bergamo. L’indagine,
condotta su 144 amministrazioni comunali (tra cui tutti i 14
capoluoghi di città metropolitana), mette in risalto evidenti
carenze per quanto riguarda il tema di protezione civile con
gran parte dei comuni che non ha un servizio h24 ed altri – come
Bologna o Napoli – che non è fornita di una sala operativa
dedicata.
Il servizio tipo dei Comuni è costituito, in media, da 6
addetti, quasi mai posizioni organizzative (solo 34 Enti su 144,
il 23,6%), a volte un dirigente (solo 51 Enti su 144, il 35,4%)
e 4 automezzi. In un anno solare vengono effettuati 184
interventi, diramate 77 allerte e attivati 3 Centri Operativi
Comunali.
Il documento presentato dall’associazione dei comuni italiani
riprende anche l’indagine Ispra 2020 che fotografa un’Italia in
cui il 15,4% del territorio è a rischio alluvione e il 18,4% a
rischio frana. Senza contare, poi, che si registrano mediamente
40 terremoti al giorno di diversa intensità: solo a gennaio di
quest’anno ne sono stati 1.255. Nel 2021 gli interventi
coordinati dai Comuni in materia di protezione civile sono stati
26.242, oltre a 11.022 allerte e 463 Coc (il Centro Operativo
Comunale) attivati. (ANSA).
Fonte Ansa.it