(di Antonino Caffo) (ANSA) – MILANO, 05 GIU – ‘One more thing’. Con lo slogan che
ha reso famoso Steve Jobs, co-fondatore di Apple, Tim Cook,
l’attuale amministratore delegato dell’azienda americana, ha
svelato Vision Pro, il primo visore di realtà mista della Mela.
Il prezzo parte da 3.499 dollari, con disponibilità a inizio
2024 negli Stati Uniti e altri Paesi che si aggiungeranno nel
corso del prossimo anno. “Pensiamolo come un nuovo computer, un
modo per guardare film, serie televisive e giocare, come mai
prima d’ora. Se l’iPhone ha aperto al mercato degli smartphone,
Vision Pro avvia quello dello ‘spatial computing’. Niente più
sarà come prima” ha spiegato Cook. A lungo atteso, il visore ha
forme e design futuristici, con un sistema di fotocamere che
permette, all’istante, di passare dalla visione dei contenuti
virtuali alla comprensione dell’ambiente circostante, che si
tratti della propria stanza o di un luogo condiviso. In tale
modalità, a cui si accede girando una corona sulla plancia del
dispositivo, i contenuti vengono sovrapposti al mondo reale,
unendo così la realtà virtuale a quella aumentata.
“Questa è per noi la realtà mista” ha spiegato Alan Dye, vice
presidente della divisione Human Interface. A differenza di
visori concorrenti, Apple ha pensato ad una funzionalità
particolare: Eyesight. Con questa, il visore mostra gli occhi di
chi lo indossa, per un senso maggiore di presenza e di
condivisione. Le telecamere a infrarossi e i led sono quasi
invisibili sulla parte frontale. Questi sensori tracciano i
movimenti degli occhi, mentre le telecamere riprendono ciò che
l’utente ha intorno per restituirlo in alta risoluzione sullo
schermo di Vision Pro. Il device è, come tutto l’ecosistema
Apple, sincronizzato con i dispositivi del marchio che già si
possiede. In questo modo, può visualizzare foto, video, musica e
i file sul cloud creati e salvati da iPhone, iPad o computer.
L’idea è anche quella di permettere di avviare una
navigazione web, con Safari, da un Mac e continuarla, in maniera
immersiva, su Vision Pro. Non a caso, il visore supporta l’uso
di mouse e tastiera via Bluetooth, per replicare in digitale il
proprio computer e consentire di lavorare in modalità
futuristica, anche su app famose come Microsoft Teams e Zoom.
L’autonomia è di due ore con la batteria integrata ed è
possibile usare l’accessorio da collegato alla presa di
corrente, proprio come se fosse un Pc. Sul fronte audio, Vision
Pro è dotato di un nuovo sistema audio spaziale, in grado di
personalizzare il suono in base all’utente e di adattarlo
all’ambiente in cui si trova. Apple chiama questa funzione “audio ray tracing”. Alla base del funzionamento c’è visionOs,
il primo sistema operativo della Mela per la realtà mista che
introduce anche Optic Id, un modo per autenticare l’utente
tramite la lettura degli occhi e impedire ad altri di usare il
visore e accedere ai dati personali. (ANSA).
Fonte Ansa.it