(ANSA) – ROMA, 26 OTT – Apple invita la sua filiera globale
ad attuare nuove misure per affrontare le proprie emissioni di
gas serra e adottare un approccio completo alla
decarbonizzazione entro il 2030. L’azienda lo comunica
ufficialmente sulla sua newsroom e spiega che valuterà il lavoro
dei principali partner e terrà traccia dei progressi annuali.
“La lotta al cambiamento climatico rimane una delle priorità più
urgenti di Apple e momenti come questo danno corpo a queste
parole”, dice il Ceo Tim Cook.
L’azienda di Cupertino fa sapere che più di 200 fornitori,
che rappresentano oltre il 70% della spesa diretta di Apple in
ambito produttivo, “si sono già impegnati a utilizzare energia
pulita, come quella eolica o solare, per tutta la produzione
Apple. I principali partner della produzione, tra cui Corning
Incorporated, Nitto Denko Corporation, SK hynix,
STMicroelectronics, TSMC e Yuto, si sono impegnati ad alimentare
tutta la produzione Apple con il 100% di energia rinnovabile”.
La società, che dal 2018 utilizza energia rinnovabile per
alimentare uffici, negozi e data center in 44 Paesi, intende poi “facilitare la costruzione di impianti solari ed eolici su larga
scala in Europa, da 30 a 300 megawatt. Gli investimenti europei
fanno parte della più ampia strategia per far fronte al 22%
circa della carbon footprint derivante dall’elettricità
consumata dai clienti per ricaricare i propri dispositivi”.
Infine, Apple annuncia tre nuovi progetti attraverso il
Restore Fund, un’iniziativa che mira a rimuovere la CO₂
dall’atmosfera e allo stesso tempo generare un ritorno
finanziario. Ha investito in tre gestori forestali di alta
qualità in Brasile e Paraguay per ripristinare circa 60.000
ettari di foreste certificate in modo sostenibile e proteggere
circa 40.000 ettari di foreste, praterie e paludi. E ha iniziato
nuove partnership per promuovere soluzioni climatiche su base
comunitaria in tutto il mondo: in Namibia e Zimbabwe collabora
con il Wwf; in Cina con la China Green Carbon Foundation; in
Kenya con Conservation International; in Europa, Medio Oriente e
Nord Africa con ChangemakerXchange. (ANSA).
Fonte Ansa.it