(ANSA) – ROMA, 24 MAR – Una storia di perdita e di riscatto, ispirata da fatti e personaggi reali. “Perché in fondo siamo tutti pazienti prima o poi: chi sono davvero? qual è il mio posto? “Abbiamo voluto raccontare con questa serie un’eccellenza italiana, l’eccellenza della sanità, e mai come in questi giorni abbiamo la dimostrazione che siamo fortunati a vivere in Italia dove tante persone dedicano la loro vita a prendersi cura degli altri a costo anche di metter a rischio la propria salute e abbiamo visto vita”. L’attore torinese Luca Argentero è protagonista di “Doc- nelle tue mani” la nuova fiction di Rai1 in onda da giovedì 26 Marzo, una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Luca e Matilde Bernabei con la regia Jan Maria Michelini e Ciro Visco. “Una serie – ci tiene a dire Argentero – che non è uno dei soliti medical all’americana, ma è tratta da una storia vera, che per una serie di incredibili coincidenze si è incrociata con l’attualità”. Le riprese andavano avanti da sei mesi ed erano quasi ultimate, quando si è fermata in fase di post produzione per l’emergenza sanitaria coronavirus, così la Rai ha deciso ugualmente di mandare in onda le prime quattro serate, quelle pronte e già montate per altrettante settimane. Pierdante Piccioni ha raccontato la sua vicenda umana nel libro autobiografico ‘Meno dodici’ scritto con Pierangelo Sapegno edito da Mondadori nel 2016. Nella fiction, dove la storia è in parte modificata . Argentero interpreta Andrea Fanti, il brillante primario di un ospedale che, dopo un brutto incidente, viene ricoverato e al risveglio si accorge di aver perso la memoria degli ultimi 12 anni di vita. Per l’attore torinese, (che sta per diventare papà nella vita per la prima volta aspetta una bambina e vive in Umbria) e per tutta la troupe, «sono state giornate particolari» e si fa quasi fatica, ammette lui sinceramente, a parlare di medici e ospedali in momenti come questi, mentre dottori e infermieri in tutta Italia sono impegnati a curare centinaia di pazienti malati di coronavirus,”. (ANSA).
Fonte Ansa.it