Le autorità armene sostengono che
almeno 32 persone, tra cui sette civili, siano morte e oltre 200
siano rimaste ferite nell’operazione militare lanciata ieri nel
Nagorno-Karabakh dalle forze armate azere. “Tra la popolazione
civile, sette persone sono state uccise, due delle quali erano
bambini, e 35 sono rimaste ferite, di cui 13 bambini”, ha detto
la responsabile armena della difesa dei diritti umani Anahit
Manasyan secondo l’agenzia Interfax.
L’amministrazione della capitale del Nagorno Karabakh,
Stepanakert, ha invitato i suoi residenti a rimanere nei rifugi
e a non fuggire, durante l’operazione militare lanciata
dall’Azerbaigian in questa regione contesa con l’Armenia.
Intanto, le forze armate dell’Azerbaigian mantengono una
comunicazione costante con le forze di pace russe dispiegate in
Nagorno Karabakh, ha dichiarato il portavoce del ministero della
Difesa azero Anar Eyvazov, citato dalla Tass.
Il contingente di pace russo ha evacuato oltre 2.000 civili
del Nagorno-Karabakh, ha dichiarato il ministero della Difesa di
Mosca in un comunicato citato dalla stessa Tass. “Le forze di
pace russe continuano ad evacuare i civili del Nagorno-Karabakh
dalle aree più pericolose e a fornire assistenza medica ai
feriti. Sono stati evacuati oltre 2.000 civili, tra cui 1.049
bambini”, segnala il comunicato. “Tutti gli evacuati hanno
ricevuto una sistemazione temporanea e pasti caldi. Inoltre, i
medici di un’unità medica speciale hanno fornito assistenza
medica ai feriti”, ha aggiunto il ministero.
Ieri, a seguito del lancio dell’operazione militare da parte
dell’Azerbaigian, oltre 7.000 civili di 16 località erano stati
evacuati nella regione contesa, secondo quanto annunciato dalle
autorità separatiste armene della stessa enclave
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Fonte Ansa.it