L’idea di rompere lo schermo dello smartphone o del televisore non piace a nessuno. Eppure i monitor dei nostri dispositivi, così rigidi e fragili, sembrano fatti apposta per incrinarsi alla prima botta. Ma tutto questo potrebbe presto finire, grazie al lavoro di un team di ricercatori della Stanford University: Zhenan Bao e i suoi colleghi, dopo tre anni di lavoro, hanno infatti messo a punto un display super-luminoso e, allo stesso tempo, super flessibile che, se tirato, può allungarsi e allargarsi proprio come un elastico.
SuperFlex. Il segreto di questo schermo è un polimero morbido di nuova concezione in grado di emettere luce e dalle proprietà plastiche mai viste prima. Il piccolo display realizzato dai ricercatori ha una luminosità doppia rispetto a quello dei normali smartphone e può essere stirato fino al doppio della sua lunghezza senza danni.
I polimeri normalmente utilizzati per i display dei dispositivi elettronici sono estremanente rigidi: possono essere resi più elastici, e quindi resistenti, mescolandovi della gomma. Ma questo materiale, essendo isolante, richiede voltaggi molto alti e pericolosi per offrire una luminosità adeguata.
merito del giallo. Nel 2019 i ricercatori di Stanford hanno scoperto un polimero particolarmente elastico in grado di emettere luce gialla. Questo materiale, chiamato Super Yellow, si è inoltre dimostrato eccezionalmente luminoso se mescolato al poliuretano.
Il Super Yellow, una volta unito al poliuretano, forma delle nanostrutture che si legano l’una all’altra come in una rete da pesca: in questo modo la corrente può liberamente circolare tra una struttura e l’altra garantendo la luminosità del pannello.
I ricercatori hanno poi lavorato alla realizzazione di analoghe strutture in grado di emettere luce blu, verde e rossa: stratificando i polimeri sono così in grado di ottenere qualunque colore dello spettro visibile.
7 strati di elasticità. Il display è formato in tutto da 7 strati: i due più esterni proteggono il dispositivo, poi ci sono due strati di materiale che conduce la corrente e infine, al centro, i 3 layer colorati.
Questa tecnologia, per ora ancora in fase embrionale, permetterà di produrre dispositivi con display praticamente infrangibili ma anche capaci di adattarsi a ogni forma: avremo schermi indossabili che possono essere arrotolati attorno al braccio, o schermi 3D in grado di mostrare mappe e panorami come mai prima d’ora.
Fonte Focus.it