La città di Phoenix (Arizona, Stati Uniti) sta testando una soluzione al problema del surriscaldamento del manto stradale durante l’estate, ricoprendo le vie di alcuni quartieri della città con una soluzione a base di asfalto, acqua, polimeri, materiale riciclato e sapone, che schiarisca il manto e lo renda più riflettente. I risultati del progetto pilota promettono bene, ma rivelano qualche neo: il composto, prodotto dall’azienda californiana GuardTop, sembra effettivamente ridurre le temperature del manto stradale, ma non quelle dell’aria.
Pro e contro. Una volta applicato, CoolSeal, questo il nome del prodotto, riflette gran parte della luce solare, assorbendo così meno calore. In questo modo le temperature superficiali della pavimentazione diminuiscono di 5-6 °C rispetto all’asfalto tradizionale a mezzogiorno e nel pomeriggio, e di poco più di 1 °C all’alba. Rimane però quasi invariata la temperatura dell’aria a qualunque ora del giorno e della notte, mentre aumenta da 1 a 5 °C la temperatura percepita dal nostro corpo, a causa del potere riflettente di CoolSeal.
La riflettività del prodotto sembra inoltre diminuire con il passare del tempo: in dieci mesi è passata dal 33-38% al 19-30%: comunque superiore all’asfalto non trattato, che ha una riflettività del 12%.
costi e durata. Al di là delle specifiche tecniche, è importante parlare della questione economica: quanto costa CoolSeal? Può essere una soluzione applicabile su larga scala? Il report di settembre non fa alcun riferimento ai costi, ma un articolo di APNews pubblicato un anno fa sosteneva che una diminuzione della temperatura dell’aria di appena 0,5 °C durante l’estate avrebbe potuto far risparmiare 15 milioni di dollari di aria condizionata ai residenti della zona. Peccato che, come abbiamo visto, la temperatura dell’aria rimanga invariata anche con CoolSeal.
Un altro aspetto da considerare è la resistenza: esistono infatti già altri prodotti che ricoprono l’asfalto rendendolo più chiaro, ma devono essere riapplicati ogni due-tre anni, e l’asfalto di base dev’essere liscio (richiedono dunque un doppio mantenimento: dell’asfalto, e del colore). Il Ministero dei Trasporti di Phoenix si è limitato a sottolineare che il prodotto dovrà ancora essere messo alla prova per assicurarsi che «resista a 300 giorni di sole l’anno, piogge monsoniche, alte temperature e traffico quotidiano».
Fonte Focus.it