(ANSA) – LONDRA, 28 OTT – Processo d’appello chiuso, è tempo
di attesa per verdetto di secondo grado della giustizia
britannica sulla contestatissima richiesta di estradizione negli
Usa di Julian Assange: il 50enne australiano fondatore di
WikiLeaks che Washington insegue senza tregua da oltre 10 anni,
dopo essere stata messa in imbarazzo dalla diffusione di una
montagna di documenti segreti, inclusi file del Pentagono su
crimini di guerra commessi in Afghanistan e Iraq.
Il braccio di ferro giudiziario ha esaurito oggi una nuova
fase cruciale, con la seconda e ultima udienza del procedimento,
innescato dal ricorso del team legale che rappresenta il governo
americano contro il no all’estradizione opposto nel gennaio
scorso da una giudice londinese di primo grado alla consegna
dell’ex primula russa agli Usa, sulla base di un asserito
pericolo di suicidio legato – secondo una perizia – al
prevedibile trattamento giudiziario e carcerario. Oltreoceano,
il ricercato, accusato di pirateria informatica e addirittura di
spionaggio, rischia una condanna monstre 175 anni di galera.
Ora non resta che attendere la nuova sentenza, prevista
orientativamente fra 6-8 settimane: i due giudici d’appello –
lord Ian Burnett e lord Timothy Holroyde – si sono peraltro
riservati una scadenza, sottolineando a fine audizioni d’avere
raccolto dalle due parti “molti elementi su cui riflettere” e
lasciando intendere di volersi prendere il tempo necessario.
(ANSA).
Fonte Ansa.it