Un miglior dialogo tra pubblica amministrazione e associazioni di categoria, aziende ed enti di formazione. Dopo la pandemia, secondo Diego Antonini, Presidente di Assinter, il governo centrale ha accelerato non solo sui progetti di digitalizzazione ma si è aperto, come mai prima, al confronto sui temi dell’innovazione. Antonini è intervenuto a chiusura della prima giornata dell’Assinter Academy, il percorso che l’associazione delle società pubbliche Ict in-house per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione regionale e in parte centrale, ha inaugurato alla Luiss di Roma. “Il rinnovato corso, spinto dalla pandemia e dalla necessità di adottare in misura più larga la digitalizzazione, ci ha permesso di avviare e prendere parte a numerosi tavoli di lavoro” ha spiegato il Presidente. “Che l’ecosistema degli innovatori sia in fermento è anche dato dall’aumento del numero di partner e società pre-competitive che supportano la nuova edizione della Academy. Solo insieme possiamo concretizzare i progetti del Pnrr e portarli a compimento entro la scadenza”.
La prima tappa romana della Assinter Academy ha visto una sessione mattutina e pomeridiana tenuta da Gianfrancesco Fidone, professore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università. A lui il compito di contestualizzare il nuovo codice degli appalti (dlgs 36/2023), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo 2023 ed entrato in vigore il 1 aprile del 2023. “Questo documento è idoneo ad adottare nuovi strumenti di flessibilità con cui approcciare in maniera organica le gare di appalto e la gestione dei contratti con la PA” ha detto il docente. Il documento dovrebbe rappresentare un punto di svolta per gli acquisti della pubblica amministrazione in Italia. “Molte delle attività pubbliche eseguite nel nostro Paese – ha aggiunto – sono figlie di politiche rigide che creano inefficienza e che, di conseguenza, aumentano il rischio di corruzione. Misure per l’efficienza riducono invece la corruzione. Non a caso, i paesi tradizionalmente più efficienti, come quelli del Nord Europa, sono quelli meno corrotti o dove la percezione della corruzione è molto bassa”. Antonini ha ricordato come Assinter collabori anche con organi dedicati, come l’Agenzia della Cybersecurity Nazionale e il Garante della privacy, per portare avanti iniziative di innovazione che mettano al centro la corretta gestione del dato e delle informazioni personali dei cittadini.
Fonte Ansa.it