Assist di Deutsche Bank al Mef, chi vuole Mps faccia presto

Gli analisti di Deutsche Bank
tornano a scommettere su Mps ritenendo che il titolo “possa
offrire” ai suoi azionisti “un significativo potenziale di
rivalutazione” grazie ai progressi messi a segno dalla banca. Il ‘target price’, il prezzo a cui può puntare l’azione, viene
alzato da 4,4 a 5,1 euro, una valutazione di oltre il 40%
superiore alle attuali quotazioni di Borsa.
    I risultati del quarto trimestre, si legge nel report,
rappresentano “un punto di svolta” per Siena, “il cui appeal è
aumentato ulteriormente in termini di ritorno sul capitale, M&A
e riduzione dei rischi”.
    Tra i punti di forza del Monte viene indicata proprio la
politica dei dividendi, che offre un rendimento cash del 7%
quest’anno e superiore al 13% nel 2025, “tra i più alti tra le
banche europee”. Numeri, evidenziano, che rappresentano anche un “forte messaggio” a potenziali acquirenti “affinché accelerino
le trattative” prima che ulteriori scatti in avanti del titolo
riducano “ogni potenziale upside” per l’eventuale partner.
    Per ridurre il peso del Tesoro in caso di fusione Deutsche
Bank ipotizza anche che Mps, grazie al livello di capitale “più
alto in Europa”, possa ricorrere a un dividendo straordinario.
    Mantenendo un Cet1 del 14,5% il Monte potrebbe distribuire due
miliardi di euro – di cui 800 milioni destinati Tesoro –
diluendo il Mef al 14% in caso di fusione carta contro carta con
il Banco Bpm e al 22% in caso di nozze con Bper.
    A Piazza Affari il Monte avanza del 4,3% a 3,6 euro.
   

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Fonte Ansa.it

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