(ANSA) – FIRENZE, 04 LUG – Università e impresa stringono una
nuova alleanza grazie a Planet 4, il progetto europeo coordinato
dall’Università di Pisa che dalla fine del 2020 è attivo per
colmare il divario tra la ricerca scientifica su Intelligenza
artificiale (Ai) e Machine Learning (Ml) e la sua applicazione
industriale come tecnologia abilitante per il paradigma
dell’Industria 4.0.
Un progetto ambizioso, i cui risultati si rivolgono,
potenzialmente, si spiega in una nota, a una platea di circa 20
milioni di piccole e medie imprese – tante sono le Pmi
dell’Unione Europea in ritardo nell’adozione delle moderne
tecnologie digitali 4.0. “Il modello dell’Industria 4.0 impone
alle Pmi europee di affrontare con maggior decisione il
progresso tecnologico, se vogliono mantenere la propria
competitività sul mercato globale – spiega Daniele Mazzei,
professore associato del Dipartimento di Informatica
dell’Università di Pisa e team leader del progetto -. Con
Planet4 abbiamo lavorato, in primo luogo, per migliorare la
comunicazione tra il mondo accademico e le piccole e medie
imprese europee sul fronte delle nuove tecnologie, creando un
vero e proprio Esperanto dell’Industria 4.0. Questo ci ha
permesso di sviluppare una nuova forma di collaborazione tra
Università e impresa che rappresenta un’evoluzione del
tradizionale trasferimento tecnologico. Il nuovo modello,
infatti, permette di individuare in modo puntuale le necessità
aziendali di adattamento al nuovo paradigma 4.0 e le migliori
tecnologie per soddisfare tali bisogni”.
Grazie a Planet4, i cui risultati saranno presentati a Pisa
il 2 ottobre, in occasione della conferenza finale del progetto,
sono stati messi a punto due strumenti strategici per il futuro
dell’Industria 4.0 europea e che rispondono ad esigenze di
diversa complessità. Il primo è il Planet4 Taxonomy Explorer,
una sorta di ‘motore di ricerca’ per l’industria 4.0 e i suoi
bisogni, che permette alle imprese di individuare, tra fonti
accademiche e aziendali, possibili soluzioni alle proprie
necessità, navigando tra quelle già adottate da altre realtà per
risolvere problematiche simili alle loro, per poi svilupparle in
autonomia. Si ispira al Challenge-Based Learning di Apple,
invece, il Challenge & Solution Template, il secondo strumento
messo a punto dal progetto, che consente una maggior
personalizzazione delle soluzioni. Completa il modello Planet4
l’attività di formazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it