Atletica:Zurigo; Fabbri 2° nel peso, Furlani-Folorunso in finale

Leonardo Fabbri centra il secondo
posto nel peso e il quarto ‘podio’ consecutivo in Wanda Diamond
League, Mattia Furlani e Ayomide Folorunso lo raggiungono nella
finale in programma a Bruxelles venerdì 13 e sabato 14: sono i
verdetti del Weltklasse di Zurigo, penultima tappa del massimo
circuito mondiale, l’ultima che metteva in palio punti per il
weekend che assegna i Diamanti. In una serata piovosa e fredda,
con il termometro a 17 gradi, Fabbri lancia a 21,86 su pedana
bagnata, battuto soltanto dal campione olimpico Ryan Crouser
(Usa, 22,66) e conquista anche stavolta un piazzamento tra i
primi tre, come già accaduto nelle precedenti tappe di Londra,
Chorzow e Roma. Nel lungo, il bronzo olimpico Furlani è quinto
con 7,91 (-0.3), quinta anche Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli
con 55.26.
    Allo stato attuale, oltre a Fabbri, Furlani e Folorunso, sono
qualificati anche Gianmarco Tamberi nell’alto e Larissa
Iapichino nel lungo, ma altri azzurri potranno aggiungersi in
caso di rinunce. Non riescono invece a guadagnare la finale
Lorenzo Simonelli a cui non basta l’ottavo posto nei 110
ostacoli (13.45/-0.3) e Zane Weir decimo nel peso con 18,98. Il
botswano Letsile Tebogo vola nei 200 con 19.55 (+0.4), migliore
prestazione mondiale dell’anno per la keniana Beatrice Chebet
nei 5000 con 14:09.52: entrambi saranno domenica in gara a
Brescia.
    Non smette di impressionare il campione olimpico Letsile Tebogo
(Botswana), favoloso 19.55 (+0.4) nei 200 metri, quarta vittoria
in Diamond League in due settimane dopo le Olimpiadi di Parigi,
stasera con una sensazionale rimonta nei quaranta metri finali
sullo statunitense Kenneth Bednarek (19.57). Ampiamente sotto i
venti secondi anche gli altri sprinter Usa Erriyon Knighton
(19.79) e Fred Kerley (19.81), e il dominicano Alexander Ogando
(19.87).
    Nei 5000 fa tutto da sola negli ultimi due chilometri la keniana
Beatrice Chebet, doppio titolo olimpico a Parigi: sfuma il suo
assalto al record del mondo ma termina comunque in un magistrale
14:09.52, cifra della migliore prestazione mondiale dell’anno.
    Nei 100 esce forte nel finale Sha’Carri Richardson (Usa) che con
10.84 (+0.4) rimonta sulla britannica Dina Asher-Smith (poi
terza in 10.89) superata anche dall’oro olimpico Julien Alfred
(Saint Lucia) seconda in 10.88. Nell’asta, la ‘notizia’ è che lo
svedese Mondo Duplantis non oltrepassa i 6 metri (ok a 5,82), a
causa delle condizioni proibitive per la gara di asta. Nei 400hs
senza il norvegese Karsten Warholm (che rinuncia dopo i 100
metri-show di ieri vinti dallo stesso Duplantis e che sfila con
la maglia svedese per aver perso la… scommessa) e con il
brasiliano Alison Dos Santos che si ferma dopo cinque ostacoli,
ne approfitta il ventenne giamaicano Roshawn Clarke (47.49). Non
esagera il norvegese Jakob Ingebrigtsen dopo il record del mondo
dei 3000 in Slesia: nei 1500 è battuto ancora (3:29.52), stasera
dallo statunitense Yared Nuguse (3:29.21) che lo infila in
volata. Portoricani i 100hs con Jasmine Camacho-Quinn
(12.36/+0.8), keniani gli 800 con Mary Moraa (1:57.08).
    Nell’alto, sotto una pioggia battente, 1,96 per l’ucraina
primatista del mondo e oro olimpico Yaroslava Mahuchikh.
    Giavellotto: il grenadino Anderson Peters (85,72) di misura sul
tedesco Julian Weber (85,33).
   

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Fonte Ansa.it

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