(ANSA) – ROMA, 05 MAG – “Molte aziende italiane operano in
Iraq, ci sono ampie possibilità di investimenti”, ma “ci sono
alcuni problemi risalenti ai tempi di Saddam: l’Iraq acquistò
armi e forniture” da Leonardo e Fincantieri, “che ha pagato, ma
a causa dell’embargo del 1991 non le abbiamo mai ricevute. Si
tratta di 60 milioni di euro congelati nelle banche italiane con
gli interessi”, e di “30 milioni di conti correnti”
dell’ambasciata e altri funzionari. Lo ha detto il vicepremier
iracheno Fuad Hussein a Roma.
“Sono in corso trattative” per sbloccare la situazione, “il
ministro Di Maio si è impegnato a far avanzare la questione”, ha
aggiunto. (ANSA).
Fonte Ansa.it