La Cina ha effettuato oggi una
maxi-iniezione di liquidità nel sistema bancario offrendo 1.450
miliardi di yuan (200 miliardi di dollari) attraverso la sua
linea di prestito a medio termine (Mlf), 600 miliardi (quasi 83
miliardi di dollari) in più rispetto agli 850 miliardi in
scadenza a novembre, pari alla maggiore quantità netta promossa
in un solo mese da dicembre 2016.
La Banca centrale cinese (Pboc), in una nota postata sul suo
sito web, ha detto che la mossa è stata strutturata “per
mantenere una ragionevole abbondanza di liquidità nel sistema
del credito e per coprire l’impatto di fattori a breve termine,
compreso il picco dei pagamenti di tasse e titoli di stato”.
L’operazione è stata effettuata al tasso di interesse del 2,5%,
invariato rispetto a ottobre.
Inoltre, la Pboc ha varato operazioni di reverse repos a 7
giorni da 495 miliardi di yuan al tasso d’interesse dell’1,8%
per compensare un saldo in scadenza di 474 miliardi, per
un’iniezione netta di 21 miliardi (2,9 miliardi di dollari).
La Cina si trova in una fase critica della ripresa economica:
i prestiti Mlf, quindi, potrebbero continuare a essere rinnovati
con un impulso significativo a dicembre, quando è probabile,
secondo gli analisti, che la Pboc proceda al nuovo taglio di 25
punti base del coefficiente di riserva obbligatoria entro la
fine dell’anno a fronte delle difficoltà incontrate dal settore.
Se attuato, sarebbe il terzo intervento dopo quelli effettuati a
marzo e a settembre sempre dello 0,25%, portando la riserva
obbligatoria media per gli istituti finanziari a circa il 7,4%.
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Fonte Ansa.it