(ANSA) – ROMA, 04 NOV – Le regole di Basilea III sulle banche
devono essere applicate su “scala globale” ed è anche grazie a
esse che gli istituti italiani “sono stati parte della soluzione
e non parte del problema” nella crisi Covid. Lo afferma il dg
della Banca d’Italia Federico Signorini all’Anpsc. “Anche le
banche italiane – spiega – qualche volta si lamentano dei
requisiti aggiuntivi che Basilea III ha comportato e comporta. e
che però hanno raddrizzato due storture a loro relativo, netto
svantaggio: lo squilibrio tra i requisiti a fronte del rischio
di credito e a quelli legati al trading; e l’eccessiva
tolleranza di modelli aggressivi”. E per il dg “Il graduale
esaurirsi delle misure di sostegno, moratorie e garanzie, non
potrà che fare emergere casi di difficoltà di rimborso; ma è da
attendersi che il peggioramento della qualità del credito sia
molto meno marcato di quello che si verificò con le crisi
precedenti”. “Le banche – afferma – hanno potuto ricominciare a
distribuire dividendi dopo che le autorità di vigilanza,
valutato attentamente il miglioramento della congiuntura, hanno
ritirato le restrizioni eccezionali raccomandate in precedenza.
Ci attendiamo che in ogni caso le banche preservino un
patrimonio adeguato rispetto ai rischi; ed è essenziale che esse
continuino ad adottare una politica attenta e prudente di
rettifiche su crediti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it