“La decisione di attuare una manovra
espansiva, associata a un piano di privatizzazioni, implica che
il rapporto tra il debito pubblico e il Pil scenda solo
marginalmente nel prossimo triennio. L’elevato livello del
rapporto è un elemento di vulnerabilità per il Paese; riduce gli
spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock avversi e alza
il costo del debito anche per i prenditori privati, con effetti
negativi sulla competitività dell’intera economia italiana”.
Così il vice capo dipartimento Economia e Statistica della Banca
d’Italia Andrea Brandolini in audizione sulla manovra.
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