(ANSA) – ROMA, 14 MAG – Nel mese di marzo il debito pubblico
italiano ha toccato un nuovo record. L’aumento segnalato dalla
Banca d’Italia è di 6,9 miliardi rispetto al mese di febbraio,
così da portare il debito complessivo delle Amministrazioni
Pubbliche a 2.650,9 miliardi. Pur trattandosi di un nuovo
record, l’aumento è stato inferiore a quello del mese di
febbraio quando aveva sfiorato i 37 miliardi (36,9) sul mese di
gennaio.
L’aumento nel mese di marzo – segnala la Banca d’Italia – è
dovuto principalmente al fabbisogno (25,3 miliardi), che ha più
che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del
Tesoro (18,3 miliardi, a 84,6 miliardi). L’effetto complessivo
di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della
rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della
variazione dei tassi di cambio ha ridotto il debito per 0,1
miliardi.
Migliorano le entrate tributarie. A marzo le entrate tributarie
contabilizzate nel bilancio dello Stato, sono state pari a 30,1
miliardi, in aumento del 9,8 per cento (2,7 miliardi) rispetto
allo stesso mese del 2020, che era stato influenzato, tra
l’altro, dagli slittamenti d’imposta disposti dal DL “cura
Italia”. Nel primo trimestre dell’anno le entrate tributarie
sono state pari a 96,0 miliardi, in aumento dell’1,1 per cento
(1,0 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
(ANSA).
Fonte Ansa.it