(ANSA) – ROMA, 05 OTT – Un anno spartiacque nella storia
dell’umanità, “perché fino a quel momento le due parti del mondo
avevano vissuto per conto loro, senza alcun contatto: da allora
in poi la storia è stata integrata, nel bene e nel male”.
Alessandro Barbero racconta il ‘1492’ nello Speciale che Rai
Cultura propone sabato 8 ottobre alle 21.45 su Rai3 e mercoledì
12 ottobre alle 21.10 su Rai Storia, per i 530 anni della
scoperta dell’America. Cristoforo Colombo e non solo: “Si tratta di un anno
cruciale, che segna un prima e un dopo”, spiega all’ANSA lo
storico, docente universitario, scrittore, superstar del web con
centinaia di migliaia di visualizzazioni su YouTube e Spotify
per le sue lezioni. “I re cattolici, Isabella di Castiglia e
Ferdinando d’Aragona, completano la Reconquista della Spagna,
con conseguenze drammatiche che anticipano la deriva totalitaria
e razzista dell’Europa moderna. I sovrani decidono infatti che i
sudditi, e c’erano tanti musulmani ed ebrei, devono convertirsi
al cristianesimo o andar via: e gli ebrei vanno via in massa. Ad
accoglierli, in parte, è proprio il mondo musulmano, allora più
aperto e tollerante di noi. Il 1492 è l’inizio della modernità,
dunque, con lo splendore delle sue scoperte, ma anche con le sue
tragedie”, riflette Barbero. In questo anno simbolico “in Italia muore Lorenzo il
Magnifico e Carlo VIII pensa alla calata che due anni dopo
segnerà l’inizio delle guerre nel nostro Paese, che finirà
conquistato e sottomesso e non sarà mai più al centro del mondo
come durante il Rinascimento”, sottolinea lo storico, anche
autore dello speciale, con David Savelli, per la regia di
Graziano Conversano. Il racconto sarà intervallato anche dalle testimonianze dei
personaggi del tempo, interpretati da attori. L’idea di fondo “è
intrattenere e divertire, perché la storia è un grande
divertimento. Ma la speranza è anche che l’abitudine a sentir
raccontare la storia non in modo propagandistico, ma
multilaterale, aiuti a cogliere il presente nelle sue
contraddizioni, alleni a una visione critica nel mare di
discorsi che pretendono di raccontare ‘una’ verità. E invece
sono tante e contrapposte”, conclude. (ANSA).
Fonte Ansa.it