I gestori degli impianti di
carburante minacciano una “contrapposizione dura” al Ddl di
riforma del settore con “un’azione di chiusura di tutti gli
impianti”. In una nota congiunta, Faib Confesercenti, Fegica e
Figisc/Anisa Confcommercio definiscono la riforma all’esame del
consiglio dei ministri “la più incauta e peggior riforma da
quando in questo paese sono cominciati i rifornimento ai
veicoli”. “Si distrugge l’ultimo anello della catena (i Gestori)
per premiare le compagnie petrolifere che nel corso degli ultimi
3/5 anni hanno chiuso bilanci con utili mostruosi”, si legge nel
testo.
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