(ANSA) – BERLINO, 11 FEB – Un Dario Argento rilassato e
sereno, alla Berlinale insieme alla figlia Asia e a Ilenia
Pastorelli, racconta il suo ritorno sul grande schermo con
OCCHIALI NERI, “più un thriller che un horror”, ci tiene a
dire in un grande albergo della città pieno di giornalisti
italiani. E a chi gli chiede “dove oggi si annidi il male”,
risponde subito: “Non sono certo un sociologo e seguo sempre nei
miei film la solita linea che avevo da ragazzo, quando mi
astraevo dal mondo normale e mi gettavo in queste avventure che
vedevo altrettanto reali. So però che il male oggi è cambiato.
C’è, ad esempio, una ferocia nei ragazzini davvero tremenda, ma
questo vale anche per gli adulti. Una ferocia che una volta non
c’era”.
Cosa racconta il film passato oggi alla 72/ma edizione del
Festival di Berlino nella sezione Special Gala? Racconta di
un’eclissi di sole, preludio di una perpetua cecità, quella che
colpisce una giovane escort d’alto bordo, Diana (Ilenia
Pastorelli), che per sfuggire a un serial killer va a
schiantarsi contro una macchina. Diana decide però di non
abbattersi e continua a combattere per la sua sopravvivenza
visto che il serial killer continua a perseguitarla. Dalla sua
parte ci sono Nerea, il suo pastore tedesco, e il piccolo Chin,
un cinesino sopravvissuto all’incidente. Per Asia Argento invece
nessun ruolo dark questa volta: interpreta infatti un’affidabile
assistente che aiuta i non vedenti a muoversi in un mondo senza
luce. (ANSA).
Fonte Ansa.it