Il presidente francese, Emmanuel
Macron, dopo poco meno di due mesi dalla fine delle elezioni
legislative, riceverà domani mattina all’Eliseo l’ex premier ed
ex ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, le cui quotazioni
per guidare il prossimo governo sono aumentate nelle ultime ore.
Uomo di stato rispettato dalla destra e dalla sinistra, con
immagine di dirigente in grado di affrontare i momenti più
delicati (consentì, come premier, al contestatissimo François
Hollande di portare a termine il suo mandato nel 2017),
Cazeneuve sembra in questo momento la personalità che attira
meno opposizione. Nel Fronte Popolare, la coalizione di
sinistra, se La France Insoumise ha subito fatto sapere la sua
netta contrarietà, i socialisti sarebbero orientati a non votare
subito la sfiducia. Inoltre, per le sue critiche rivolte a
Macron negli ultimi anni, Cazeneuve vestirebbe in qualche modo i
panni di un ‘oppositore’ con il quale il presidente sarebbe
costretto a coabitare. Secondo Le Monde, l’ex ministro
dell’Interno di Macron “non firmerebbe un assegno in bianco al
capo dello Stato, ma porrebbe le sue condizioni politiche,
esigendo di avere le mani libere nella composizione del
governo”.
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Fonte Ansa.it