di Silvia Lambertucci (ANSA) – ROMA, 14 NOV – L’architettura è per sua natura “una
disciplina ottimista”, abituata a cercare soluzioni da offrire
alla società, dice Hashim Sarkis, anche per questo il lavoro
che si sta portando avanti per la Biennale Architettura
riprogrammata per il 2021 a Venezia punterà a consegnarci alla
fine un messaggio di speranza. Intervistato da Luca Molinari per
il debutto di Sneak Peek, l’iniziativa lanciata per l’avvicinamento alla 17ma Mostra Internazionale d’Architettura
la prima rimandata di un anno causa Covid, l’architetto libanese
americano chiamato a curarla si interroga sulla paradossale
attualità di quel titolo che aveva scelto prima della pandemia
(“How will we live together?” Come vivremo insieme?) una
domanda che a rileggerla oggi sembra quasi una premonizione. E
ricorda come a muovere il suo progetto ci fosse la presa di
coscienza di una crisi gravissima e ben precedente lo tsunami
globale del Covid, ovvero l’allerta climatica dalla quale
comunque si dovrà ripartire e che anzi, proprio alla luce di
quello che stiamo vivendo, dovrà essere affrontata con scelte
nelle quali anche l’architettura è in prima linea. Il tema del
clima, anticipa Sarkis, “sarà presentissimo” nella sua mostra,
declinato in diversa maniera dai tanti partecipanti, che in
questi lunghi mesi offerti dal rinvio stanno mettendo a punto i
loro lavori, “chi aggiustando la rotta” alla luce della
pandemia, chi mantenendo il suo progetto iniziale, qualcuno
anche con l’ansia che proprio l’argomento virus possa finire per
limitare gli orizzonti, la portata e il significato del suo
progetto. (ANSA).
Fonte Ansa.it