(ANSA) – ROMA, 03 SET – I colossi di internet scendono in
campo contro la riforma, voluta da Trump, della legge che
protegge i social media dalla responsabilità per i contenuti
pubblicati dagli utenti, e consente loro di rimuovere i post
giudicati discutibili, anche se non illegali. Modificarla –
avvertono le aziende – danneggerebbe e distruggerebbe i servizi
online che le persone usano ogni giorno, e avvantaggerebbe la
Cina.
A prendere posizione, presso la Federal Communications
Commission, sono la Internet Association, che annovera tra i
membri Google, Facebook, Twitter, Amazon, LinkedIn e Microsoft,
e la Consumer Technology Association, associazione che conta
circa duemila membri e organizza il Ces di Las Vegas.
La riforma della Sezione 230, cioè la disposizione normativa
in esame, “è priva di una base giuridica legittima e
provocherebbe un grave danno agli sforzi delle aziende per
moderare i contenuti e proteggere così i consumatori”, evidenzia
la Internet Association in una nota. La modifica “butterebbe via
due decenni di giurisprudenza consolidata della Sezione 230 che
consente alle aziende di rimuovere contenuti quali frodi, media
manipolati e promozione del suicidio senza dover affrontare una
marea di contenziosi”. Come risultato, “si distruggerebbero
molti prodotti e servizi su cui i consumatori fanno affidamento
e che utilizzano ogni giorno”.
“È scioccante che il nostro stesso governo cerchi di minare
una legge che ha portato a un’innovazione americana senza
precedenti, con vantaggi enormi per i nostri consumatori e per
l’economia”, evidenzia la Consumer Technology Association. “Se
dovessimo indebolire la Sezione 230, il più grande vincitore
sarebbe la Cina, che sta investendo miliardi in una campagna a
tutto campo per superare i leader tecnologici statunitensi”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it