Big Tech supera la prova dei conti ma non convince in pieno Wall Street. Amazon fa il pieno di utili e ricavi nel terzo trimestre ma, nelle contrattazioni after hours, perde l’1,46%. Twitter vede salire i ricavi ma crolla a Wall Street arrivando a perdere il 14% in seguito alla delusione per la crescita degli utenti, saliti solo di un milione, l’aumento più basso dal 2017. Apple chiude il quarto trimestre dell’esercizio fiscale con ricavi e utili oltre le previsioni ma in borsa perde il 4,86%. In calo anche Facebook, che cede lo 0,22% nonostante un balzo dei ricavi del 22% a 21,47 miliardi e un utile netto in aumento da 7,85 miliardi.
L’unica nota positiva arriva da Google che sale a Wall Street del 7,12% con ricavi in aumento a 46,2 miliardi di dollari e un utile per azione è salito a 16,40 dollari. A rassicurare gli investitori è lo scatto dei ricavi dalla pubblicità: dopo essere calati dell’8% nel secondo trimestre, sono cresciuti negli ultimi tre mesi del 10%. “Abbiamo avuto un solido trimestre”, afferma l’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai.
Amazon continua invece la sua volata con la pandemia che spinge gli acquisti online. I ricavi nel terzo trimestre sono saliti del 37% a 96,2 miliardi di dollari, mentre l’utile netto si è attestato a 6,3 miliardi. Risultati decisamente migliori delle attese degli analisti che scommettevano su 92,8 miliardi di ricavi e 3,8 miliardi di utile. Nell’annunciare i risultati Jeff Bezos mette in evidenza come i consumatori hanno già iniziato a effettuare gli acquisti di Natale, segnalando che sarà una “stagione senza precedenti”.
Ricavi sopra le attese anche per Apple: sono risultati pari a 64,69 miliardi di dollari, per un utile netto in calo a 12,67 miliardi. Tim Cook si dice “ottimista” per l’iPhone 12 appena lanciato: “Entriamo sul mercato del 5G esattamente al momento giusto”.
I ricavi sopra le attese non bastano a Twitter. Nonostante il balzo del 14% del fatturato, i titoli crollano a Wall Street risentendo dell’aumento limitato del numero degli utenti. A pesare è anche l’incertezza sulle elezioni americane che potrebbe pesare sulla pubblicità nel trimestre in corso.
Fonte Ansa.it