Biografia di Richard Branson, il primo turista spaziale

Sir Richard Branson è un imprenditore britannico, classe 1950, ben noto nella business community globale, al di fuori della quale, però, è molto meno noto delle sue aziende e dal suo gruppo: Virgin group. Dall’11 luglio 2021, però, è un po’ più noto di prima presso il grande pubblico perché è diventato il primo turista spaziale a volare nello spazio con un veicolo di una delle sue aziende, Virgin Galactic.

Branson è un imprenditore a tutto tondo, a capo di oltre 400 aziende che fanno un po’ di tutto: dalla compagnia aerea Atlantic Airways al negozio di abiti da sposa Virgin Brides, dalla società di produzione cinematografica Virgin Film alla compagnia ferroviaria Virgin Trains, passando per l’ormai defunta società di produzione di bibite Virgin Drinks.

Richard Branson: le origini

Richard Branson nasce a Londra il 18 luglio 1950 da Evette Huntley Flindt, ballerina di danza classica e poi hostess e infine imprenditrice, e dall’avvocato Edward James Branson. Suo nonno, Sir George Arthur Harwin Branson fu giudice dell’Alta Corte di giustizia.

Da piccolo Richard Brenson frequenta la Scaitcliffe School di Surrey, nel South East England, poi la Cliff View House School e, infine, la Stowe School fino all’età di sedici anni. Il futuro miliardario a scuola non brillava: soffriva di dislessia e aveva scarsi risultati: uno dei suoi presidi, Robert Drayson, un giorno gli disse che sarebbe finito in prigione o sarebbe diventato milionario. Aveva ragione.

Richard Branson: la carriera

Il primo tentativo di fare business Richard Branson lo fa a soli 16 anni, quando lancia il magazine chiamato “Student” nel 1966. Nel giro di soli tre anni, nel 1969, Branson aveva un patrimonio di 50 mila sterline. Branson ebbe l’intuizione geniale di usare la rivista come mezzo per vendere altro: dischi musicali.

La cosa funzionò molto bene, tanto che sulo Student apparvero interviste a personaggi cardine della musica degli anni sessanta e settanta, tra i quali persino Mick Jagger, e gli album musicali andavano a ruba anche perché venivano venduti a prezzi assai inferiori di quelli praticati dai negozi.

Lo stesso Branson, però, nel 1971 aprì un negozio di dischi a Londra ma, nello stesso anno, è costretto a risolvere una grana fiscale: viene accusato di aver venduto in Inghilterra dischi d’esportazione e gli viene comminata una multa da 70 mila sterline. Branson preferisce non andare a processo e chiude la questione pagando il 33% della multa. Parte di quei soldi li misero i genitori, accendendo un nuovo mutuo sulla loro casa di proprietà.

Virgin Records

virgin records

Con i soldi guadagnati con il negozio di dischi e con la rivista Branson fonda, nel 1972, l’etichetta discografica Virgin Records, prima pietra che porterà poi alla costruzione del gigantesco Virgin Group. Branson fonda Virgin Records insieme a Nik Powell, suo socio già ai tempi dello Student e del negozio di dischi.

Nel giro di pochi anni Virgin diventa la seconda etichetta discografica inglese per vendite di dischi, grazie anche ai contratti firmati con band musicali all’epoca molto controverse, come i Sex Pistols, che però erano amate dai giovani. Tra gli artisti e le band contrattualizzate negli anni da Branson ci sono i Rolling Stones, Peter Gabriel, gli XTC e gli UB40, per non parlare dei Culture Club.

La nascita di Virgin Group

virgin group

Virgin Records diventa presto una costante fonte di introiti per Branson e un marchio noto nel mondo, specialmente ai giovani. Il passo successivo è l’espansione al mondo dei trasporti, dei viaggi e del turismo, con Virgin Atlantic e Virgin Cargo, nel 1984, e Virgin Holidays nel 1985.

Ma non tutto va come Branson sperava: nel 1992 Virgin Atlantic non naviga in buone acque e l’imprenditore è costretto a vendere Virgin Records alla EMI, per 500 milioni di sterline. Soldi con i quali Branson ha rimesso in carreggiata la compagnia, per poi comprare Euro Belgian Airlines (rinomitata Virgin Express) e fondare Virgin Rail Group, azienda ferroviaria che si aggiudica le tratte InterCity della CrossCountry e della Weast Coast in Inghilterra.

Virgin, a questo punto, inizia ad essere un gruppo industriale sempre più strutturato, anche se è ancora lontano dal gigante che è oggi.

Virgin nello spazio

Nel 2004 Branson crea Virgin Galactic, con sede in California e base operativa in New Mexico. Scopo della compagnia è quello di produrre veicoli spaziali commerciali per fini esclusivamente turistici. Tali veicoli non partono dal suolo, ma vengono lanciati nello spazio sub-orbitale da un aeroplano chiamato “White Knight Two”, prodotto dall’americana Scaled Compositer e che verrà poi sostituito nel 2018 dalla VSS Unity, costruito dalla stessa Virgin Galactic.

Nel 2012, Richard Branson annuncia di voler costruire un sistema di lancio spaziale orbitale, denominato LauncherOne, cioè un razzo per mettere in orbita satelliti e portare navicelle nello spazio e sin dall’inizio diversi clienti mostrano interesse in questo suo nuovo business. Dal 28 ottobre 2019 Virgin Galactic è quotata in borsa a New York, con la sigla “SPCE”.

Il più grande fan di Virgin Galactic resta però lo stesso Branson, tanto che l’imprenditore è uno dei turisti spaziali paganti che partecipano, l’11 luglio 2021, al primo volo commerciale turistico nello spazio organizzato dall’azienda.

Richard Branson oggi

richard branson

Nel corso degli anni, quindi, Richard Branson ha aperto e chiuso aziende di ogni tipo ma sempre puntando in alto, molto in alto. Anche per questo nel marzo 2000 è stato nominato Sir a Buckingham Palace per “servizi all’imprenditorialità”. Branson, infatti, non solo ha fatto impresa ma ha anche aperto ad altri imprenditori la possibilità di fare business.

Nel frattempo Branson ha sposato Kristen Tomassi nel 1972, per poi divorziale nel 1979. Dalla sua seconda moglie Joan Templeman ha avuto una figlia (Holly, nata nel 1981) e un figlio (Sam, nato nel 1985). I due si sono sposati nel 1989 sull’isola di Necker ed hanno avuto nel 1979 anche una figlia di nome Clare Sarah, che però è morta ad appena quattro giorni.

La madre di Branson, Evette, è morta all’età di 96 anni per complicazioni legate al COVID-19 nel gennaio 2021.

Fonte Fastweb.it

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