(ANSA) – YANGON, 21 SET – La giunta birmana ha messo sotto
processo per istigazione la leader espulsa Aung San Suu Kyi, ha
reso noto oggi il suo avvocato. Si tratta di una ennesima
accusa, che si aggiunge ad una lista per la quale potrebbe
essere condannata al carcere per decenni.
Si è dichiarata non colpevole delle accuse di incitamento, ha
detto il suo avvocato Khin Maung Zaw, aggiungendo che “sembrava
in buona salute”, una settimana dopo aver saltato un’udienza
perché non si sentiva bene.
La corte ha oggi ascoltato la testimonianza dell’accusa
secondo cui Suu Kyi ha violato le restrizioni del coronavirus
durante le elezioni che il suo partito ha vinto in modo
schiacciante l’anno scorso. Il mese prossimo dovrà affrontare un
nuovo processo con l’accusa di corruzione, ed è stata anche
accusata di aver violato una legge dell’era coloniale sulla
segretezza. (ANSA).
Fonte Ansa.it