(ANSA) – YANGON, 22 DIC – Almeno 70 persone risultano
disperse e di una è stata confermata la morte dopo una frana
avvenuta nella notte in una miniera di giada nel nord della
Birmania.
“Tra le 70 e le 100 persone sono disperse in una frana
avvenuta alle 4” nel sito di Hpakant, nello stato di Kachin,
affermano i soccorritori. “Abbiamo mandato 25 feriti in ospedale
e abbiamo trovato uno morto”, aggiungono le fonti. Alle ricerche
stanno partecipando circa 200 soccorritori, alcuni a bordo di
barche per cercare di recuperare corpi da un lago.
In Birmania decine di minatori muoiono ogni anno lavorando in
condizioni pericolose nelle cave di giada, un’industria opaca e
poco regolamentata. Le frane sono frequenti in questa regione
povera e di difficile accesso, che sembra un paesaggio lunare da
quanto è stata modificata da grandi gruppi minerari senza alcun
riguardo per l’ambiente. A seguito di una moratoria nel 2016,
molte grandi miniere hanno chiuso e non sono più monitorate,
consentendo il ritorno di molti minatori indipendenti.
Provenienti da comunità etniche svantaggiate, queste ultime
operano quasi clandestinamente in siti abbandonati dagli
escavatori. Le forti piogge monsoniche hanno causato il peggior
disastro del suo genere nel 2020, con 300 minatori sepolti dopo
una frana nel massiccio di Hpakant, il cuore di questa
industria, vicino al confine cinese. La Birmania trae notevoli
entrate dalla massiccia presenza nel suo sottosuolo della pietra
preziosa particolarmente apprezzata in Cina. Il colpo di Stato
di febbraio ha distrutto ogni possibilità di garantire la
riforma del settore avviata sotto Aung San Suu Kyi, secondo
l’organismo di sorveglianza Global Witness in un rapporto
pubblicato nel 2021. (ANSA).
Fonte Ansa.it