(ANSA) – ROMA, 23 APR – A Yangon, la principale città della
Birmania, è tornata in strada la protesta contro la giunta
militare che ha preso il potere il primo febbraio. I
manifestanti hanno marciato mostrando il gesto delle tre dita,
diventato un simbolo di ribellione, per esortare i leader della
regione asiatica a “stare dalla parte del popolo birmano”, alla
vigilia del fine settimana del vertice Asean, a cui prenderà
parte anche il leader della giunta, Min Aung Hlaing.
La sua partecipazione all’appuntamento dell’Associazione
delle Nazioni del Sud-est asiatico è fortemente criticata anche
dal governo di unità nazionale, una sorta di esecutivo ombra
composto da tutti i partiti che si oppongono alla giunta, in cui
figura come consigliere di Stato la ex leader Aung San Suu Kyi,
premio Nobel per la Pace. “In linea di principio – si legge in
un comunicato del governo di unità nazionale, firmato da Dr.
Sasa, indicato come ministro della Cooperazione internazionale e
portavoce – sono benvenuti i vertici che possono contribuire a
una soluzione della profonda crisi della Birmania, ma
difficilmente sono utili dei vertici che escludono il popolo
della Birmania e includono il capo assassino Min Aung Hlaing,
che sta uccidendo la gente birmana”. Secondo i dati aggiornati a
ieri della Assistance Association for Political Prisoners
(Burma), dal colpo di stato del primo febbraio 739 persone sono
state uccise in violenti scontri. (ANSA).
Fonte Ansa.it